E con il caldo vola il consumo dei gelati...
Con il grande caldo fuori stagione, in una sola settimana il consumo di gelato è balzato al +30%
Con il grande caldo fuori stagione di questi giorni i consumi di gelato hanno fatto registrare un balzo del 30% in una sola settimana. È quanto stima la Coldiretti in riferimento all'impatto sugli acquisti provocato dal forte innalzamento delle temperature con il boom di coni e coppette in Italia che, con i suoi 595 milioni di litri, è il primo produttore dell'Unione Europea. Un successo - sottolinea la Coldiretti - dovuto anche al consumo come pasto alternativo per gli italiani.
Ad essere preferito è di gran lunga il gelato artigianale nei gusti storici anche se - sottolinea la Coldiretti - cresce la tendenza nelle diverse gelaterie ad offrire "specialità della casa" che incontrano le attese dei diverse target di consumatori, tradizionale, esterofilo, naturalista, dietetico o a chilometri zero come i gelati con frutta e verdura locali ma anche con formaggi Dop o grandi vini.
Gli italiani ne consumano oltre 6 chili all'anno pro capite, soprattutto nei 40mila laboratori artigianali che utilizzano materie prime fresche che arrivano dal territorio. Tutto il comparto - precisa la Coldiretti - utilizza ogni anno 220mila tonnellate di latte, 64mila di zuccheri, 21mila di frutta fresca e 29mila di altre materie prime e va per questo sottolineata l'importanza della frutta e del latte freschi italiani nella preparazione del vero gelato dove purtroppo rischiano di prevalere surrogati di bassa qualità.
Ed è boom delle agrigelaterie, che garantiscono la provenienza della materia prima dalla stalla alla coppetta con gusti che vanno dal latte di asina a quello di capra fino alla bufala. L'Italia con circa 1/5 (19%) del totale UE ha conquistato la vetta del gelato a livello europeo grazie al sorpasso nei confronti della Germania che lo ha detenuto per oltre 20 anni ma che - precisa la Coldiretti - adesso è ferma a 515 milioni di litri (16%) seguita dalla Francia a 454 milioni (14%).