I Moltivolti di Palermo rinascono (ancora) nell'Arte
Ad un anno dall'incendio che ha devastato l'impresa sociale di Ballarò, si festeggia l'intervento artistico di quattro artisti palermitani
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La notte tra il 31 gennaio e il primo febbraio 2022, un incendio non doloso distrusse il ristorante Moltivolti, mandando in fumo i sogni diventati realtà dei soci e della comunità dell'impresa sociale che da anni lavora nel quartiere popolare di Ballarò, a Palermo.
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Il 15 Febbraio 2023 sarà un'altra data da ricordare per Moltivolti, in occasione dell'anniversario di quell'incendio e a memoria della grande solidarietà raccolta in quei sessantatré giorni che separarono la mattina dell'incendio dalla riapertura del ristorante. In quel mercoledì, infatti, si celebrerà la festa per la consegna e il completamento dell'intervento artistico collettivo a cura di Igor Scalisi Palminteri che ha coinvolto alcuni artisti protagonisti del mondo dell'arte cittadino: Francesco de Grandi, Gabriella Ciancimino e Laura Pitingaro.
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"Il giorno dell'incendio è stato come svegliarsi nel bel mezzo di un incubo - ricorda Claudio Arestivo, socio fondatore di Moltivolti - che però a distanza di poco si è trasformato in una bellissima storia che siamo ancora contenti di raccontare. Le ore successive all'incendio l'intera comunità di Moltivolti si è stretta intorno a noi, per manifestare la loro vicinanza e la volontà di ricostruire quello che era andato in fumo".
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Tra queste persone c'era Igor Scalisi Palminteri, autore di tantissimi murales nei quartieri "emarginati" di Palermo, che già in passato aveva donato alcune opere a Moltivolti, e che nella circostanza aveva promesso il suo impegno a favore della rinascita del locale. Impegno mantenuto attraverso la collaborazione con altri tre importanti artisti nel panorama palermitano e internazionale.
"Quello che vogliamo far emergere - racconta l'artista - è la consapevolezza che nella nostra città esiste una rete di artisti solidali e sensibili ai temi dell'integrazione e dell'accoglienza, attraverso questi lavori vogliamo essere vicini ad un luogo importante per questa città dove ogni giorno si sperimenta un'idea nuova di città e di società, in cui le differenze esistono ma vengono comprese e considerate una ricchezza e non solo un problema."
IL PROGETTO ARTISTICO COLLETTIVO
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Francesco De Grandi, protagonista di quella che è stata definita come la "Scuola di Palermo", si è misurato in questa occasione con un'installazione luminosa. "Il progetto gioca con il vecchio detto marinaro 'in mare non c'è taverna' - spiega l'artista - che ammonisce i navigatori a non fidarsi mai del mare perché è un luogo che può diventare improvvisamente ostile e pericoloso. Moltivolti rappresenta da molti anni invece un approdo sicuro nel mare ostile, un luogo dove ripararsi, un posto dove si lotta per i diritti di tutte e tutti e soprattutto dei più deboli, dei migranti di chi cerca aiuto e protezione. Un porto riparato dal razzismo e dalla discriminazione [...] Una Taverna in mezzo al mare."
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L'intervento pittorico di Gabriella Ciancimino punta invece a raccontare la narrazione di alcune piante migranti, il tema vegetale e botanico è estremamente presente nella ricerca dell'artista che si ispira ad un'attualizzazione del liberty siciliano. "Nelle tele "I can't swim with out a sky" per Moltivolti - dichiara la pittrice -, racconto di coloro che vengono da lontano e che arrivano in luoghi come Palermo, Lampedusa, Genova, Venezia, Barcellona, Marsiglia, New York, Londra, luoghi che nel corso dei secoli hanno mantenuto la funzione di gate d'ingresso per i flussi migratori di esseri umani e piante. Con la mia ricerca analizzo il rapporto tra esseri umani e piante che sta alla base della costituzione di un paesaggio ed in particolare, come i movimenti migratori siano connessi gli uni alle altre."
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Laura Pitingaro è un'artista indipendente veneta, ma palermitana d'adozione. All'interno di questo progetto collettivo si è cimentata con una prova molto ardua... "Quando mi hanno chiesto di dare una nuova identità alla toilette ho pensato a cosa avrei potuto fare per rendere quel luogo veramente diverso - racconta l'artista -. Volevo trasformarlo totalmente e sono partita dalla scelta del colore. Portare il blu in una toilette vuol dire vedere dell'altro in quello spazio, la scelta del soggetto è ricaduta sulle nuvole, un elemento leggero e irregolare [...] Una parte fondamentale del progetto era la luce, ho pensato a faretti direzionati in modo da puntare direttamente sul soggetto dipinto [...] Mi piace pensare che, anche solo per un istante, chiunque entri in bagno si possa sentire come catapultato in un luogo altro, diverso e inaspettato: il "Clean Clouds", che dà il titolo all'opera."
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L'appuntamento per tutti è il 15 febbraio dalle 18:00 in poi per prendere parte alla discussione con gli artisti che racconteranno le loro opere, a seguire un piccolo aperitivo e la cena che prevede l'inserimento di un piatto del giorno speciale a cura dello chef Antonio Campo. - PER INFO E PRENOTAZIONI: TEL 091 271 0285