I siciliani consumano sempre più Made in Italy
In Sicilia l'acquisto di prodotti agroalimentari punta sulla genuinità e si fa sempre più tech
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Il Made in Italy, con le sue eccellenze del territorio, è sempre più presente nelle abitudini di spesa dei siciliani, al punto che uno su due (49%) ama acquistare generi agroalimentari direttamente dal produttore, scelti perché garanzia di qualità, cura dei prodotti e, molte volte, in virtù di un rapporto di fiducia con il produttore stesso.
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Lo evidenzia l'Osservatorio Reale Mutua1 dedicato all'agricoltura e alle nuove abitudini di acquisto. Un dato molto significativo, soprattutto perché l'affezione al Made in Italy è una certezza cui può guardare l'intero mondo dell'agroalimentare del Paese, che, dopo le difficoltà degli ultimi mesi, si trova ora di fronte alla fase della ripartenza.
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Non si tratta più, solo, di una spesa "alla vecchia maniera": addirittura un siciliano su due (58%) si dice propenso a utilizzare in misura crescente app e siti per l'acquisto online e la consegna a domicilio di questi prodotti. Un trend, questo, che probabilmente la pandemia ha contribuito ad accelerare.
Dal campo alla tavola! Made in Italy e produzione locale vanno di pari passo con l'attenzione alla sostenibilità. Una parola che per un siciliano su tre (35%) evoca una filiera agricola a basso impatto ambientale, anche grazie all'uso della tecnologia, mentre un ulteriore 19% la associa al concetto di agricoltura a chilometro zero. Ma sostenibilità vuole anche dire etichettatura bio (19%) e filiera equosolidale (15%).
Non è un caso allora che i siciliani preferiscano i prodotti stagionali, perché più salutari (37%), capaci di sostenere l'economia agricola dei territori (29%), e con un minore impatto sull'ambiente (11%). E c'è anche chi li sceglie perché più buoni, dice, di quelli fuori periodo (13%).
Semaforo verde infine, tra le abitudini d'acquisto, anche per i prodotti dell'agricoltura biologica, altra area importante del Made in Italy, che vengono apprezzati soprattutto perché rispettano criteri di sostenibilità (44%) e fanno bene alla salute (32%).
Reale Mutua insieme a Confagricoltura hanno da poco lanciato un'iniziativa specifica denominata AGRIcoltura100. Il progetto vuole promuovere il ruolo dell'agricoltura nella crescita sostenibile e nel percorso di rilancio del Paese, premiando le imprese che hanno adottato soluzioni o promosso iniziative per migliorare la sostenibilità ambientale, sociale ed economica loro e della comunità in cui operano.
1 Indagine CAWI condotta dall'istituto di ricerca Nextplora su un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d'età, sesso ed area geografica.