Il quartiere di Librino vola alla Biennale Architettura di Venezia
Il quartiere catanese con "La Casa Tappeto" tra le nove attivazioni site-specific di "Spaziale presenta"
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"La Casa Tappeto" è la settima delle nove attivazioni site-specific di "Spaziale presenta", la fase propedeutica alla realizzazione di "Spaziale: Ognuno appartiene a tutti gli altri", il progetto del collettivo Fosbury Architecture (Giacomo Ardesio, Alessandro Bonizzoni, Nicola Campri, Veronica Caprino, Claudia Mainardi) per il Padiglione Italia alla 18. Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
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Questa settima attivazione avverrà nel cuore di Librino, quartiere della città di Catania, e coinvolgerà come progettista Studio Ossidiana (studio di progettazione fondato da Giovanni Bellotti e Alessandra Covini) e come advisor l'artista visiva Adelita Husni-Bey. Incubatori del progetto saranno l'Associazione Talità Kum e l'Ordine degli Architetti di Catania.
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"Accompagnare" significa agevolare il riconoscimento, l'integrazione e la cura di un oggetto o di una relazione. È un gesto che genera necessariamente un rapporto con l'altro e che mira a un periodo di interdipendenza comune, il cui fine e la cui cessazione vengono definiti in modo processuale tra le parti coinvolte.
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All'interno del parco "fantasma" del quartiere catanese di Librino, "La Casa Tappeto" è un padiglione mobile e temporaneo che si fa interprete di un desiderio collettivo di ombra, protezione e leggerezza, proponendosi di immaginare una pedagogia alternativa e transgenerazionale.
Fosbury Architecture - ph © Luca Campri
"Costruire ha sempre coinciso con il tentativo umano di addomesticare il mondo. La capanna primitiva per proteggersi dalla pioggia si realizzerebbe oggi con tonnellate di polistirene espanso. - dichiarano i curatori, Fosbury Architecture - Siamo convinti che esistano modi gentili di combinare il benessere termico/climatico a quello sociale e di accogliere una comunità prendendosene cura".
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Nella sua ampiezza, il progetto per il Padiglione Italia si fonda sulla visione di Fosbury Architecture che l'Architettura sia una pratica di ricerca al di là della costruzione di manufatti e la Progettazione sia sempre il risultato di un lavoro collettivo e collaborativo, che supera l'idea dell'architetto-autore. Lo "spazio" è inteso, in questa visione, come luogo fisico e simbolico, area geografica e dimensione astratta, sistema di riferimenti conosciuti e territorio delle possibilità.
Giovanni Bellotti e Alessandra Covini - Studio Ossidiana - Ritratto di Märta Thisner © ArkDes
"Spaziale: Ognuno appartiene a tutti gli altri" sarà, all'interno del Padiglione Italia dal 20 maggio al 26 novembre 2023, la sintesi formale e teorica dei processi innescati nei 9 territori nei mesi precedenti, restituendo una diversa e originale immagine dell'architettura italiana nel contesto internazionale.
Il work in progress di "Spaziale presenta" e l'attivazione dei 9 interventi sarà raccontato passo dopo passo nel sito web www.spaziale2023.it e nell'account Instagram @spaziale.presenta.