L'importanza del "C'era una volta" pronunciato da una voce cara...
I pediatri iblei si fanno carico di una donazione per l'acquisto di libri per i più piccoli
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L'importanza del "C'era una volta" pronunciato dai nonni, anche attraverso uno schermo, in tempo di pandemia. I pediatri della provincia di Ragusa danno un apprezzabile contributo al progetto "Nati per Leggere" e si fanno carico di una donazione per l'acquisto di libri destinati ai bambini nati nel 2018, una fascia d'età che si ritiene quella più adatta per questo tipo di programma.
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"Nati per leggere è essenzialmente educazione all'amore per il libro, ed inizia prima della scolarizzazione - spiega la dottoressa Carlotta Ragusa, referente di "Nati per Leggere" per la Fimp di Ragusa (Federazione italiana medici pediatri) - perché dopo i 6 anni è già tardi e comunque a quel punto ci pensa la scuola con le sue linee operative che sono differenti. Il pediatra sostiene che il contatto tra il libro e il bimbo deve avvenire dai sei mesi in poi, e costruito non tramite bravi lettori della scuola che possano leggere in maniera elegante o teatrale, ma deve essere fatto da figure significative, cioè i genitori e i nonni. Questa conoscenza antica deve essere rivalutata".
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Un'importanza, quella per l'amore della lettura e della conoscenza, che tra l'altro non è soltanto sociale e culturale ma che, nel tempo, diventa anche di tipo economico, dal momento che studi evidenziano come ad un approccio precoce con i libri corrisponda poi un migliore impiego lavorativo e, di conseguenza, anche un migliore tenore di vita.
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"Purtroppo - prosegue la dott.ssa Ragusa - siamo dispiaciuti di non poter sorridere ai nostri bambini dal momento che il contatto visivo è ridotto per via della mascherina. Ma abbiamo occhi per guardare e orecchie per ascoltare. In questo momento, tra l'altro, avremmo bisogno di far comprendere alle famiglie la necessità di un equilibrio nella gestione di questa pandemia. Invece ci ritroviamo da una parte con atteggiamenti di eccessiva paura da parte dei genitori dei bambini e dall'altra con troppa superficialità. Sarebbe necessaria una via di mezzo che si può ottenere solo con due aspetti fondamentali, che sono educazione e cultura: proprio quello che danno i libri".
Il libro, tra l'altro, è proprio un modo per creare o ricreare contatto tra quelle figure che come i nonni questa pandemia sta quasi escludendo dalla vita dei nipoti, e i bambini stessi.
E così, dopo avere donato precedentemente una congrua cifra alla Caritas, i pediatri iblei investono sulla cultura. A partire dal 28 dicembre i libri potranno essere ritirati dalle famiglie nelle varie librerie della provincia ma già in questi giorni possono essere prenotati. In particolare nelle librerie Flaccavento, Ubik di Ragusa Marina di Ragusa e Ibla e Mondadori di Ragusa; presso le Mondadori di Pozzallo e Scicli e alla Mondadori di Comiso.
Presso gli stessi punti vendita sarà attiva una raccolta fondi con la quale si andranno ad acquistare altri libri da aggiungere. Il programma "Nati per leggere", infine, vedrà la sottoscrizione di un importante protocollo d'intesa con il Comune di Ragusa che ha aderito all'iniziativa.