L'Odèon di Taormina ristrutturato e reso fruibile gratuitamente
Il "fratello minore" del Teatro Antico è stato affidato e sarà gestito dalla Fondazione Taoarte
Foto di Giovanni Dall'Orto - Own work, Attribution
Fu costruito sotto l'impero romano di Cesare Augusto Ottaviano, nel II secolo d.C. L'Odèon di Taormina, deliziosa miniatura di un antico teatro coperto nel cuore del borgo, alle spalle della Chiesa di Santa Caterina e poco distante dal monumentale Teatro Antico.
Foto di I, LeZibou, CC BY-SA 3.0
Era destinato a spettacoli, concerti, recital teatrali e concorsi musicali. Ma anche a conferenze, letture pubbliche e, certamente, anche a riunioni politiche fra i vertici cittadini.
Adesso, dopo un accurato intervento di messa in sicurezza e restauro a cura del Parco Archeologico Naxos Taormina, l'Odèon torna alla sua originaria destinazione e i visitatori potranno accedervi gratuitamente: tutti i giorni, dalle 9 fino a un'ora prima del tramonto.
Gabriella Tigàno, archeologa e direttore del Parco Naxos Taormina, spiega: "Sotto il profilo storico scientifico, questo Odèon affianca dal I secolo d.C. o dagli inizi del II, un tempio i cui resti sono parzialmente inglobati nelle fondazioni della Chiesa di Santa Caterina e del quale non conosciamo la divinità venerata".
Foto di I, LeZibou, CC BY-SA 3.0
"La cavèa - continua la direttrice Tigàno - è realizzata in laterizio e contiene undici ordini di posti, divisi da tre scalette. Della scena rimane una porzione del prospetto del pulpitum, con resti di una nicchia semicircolare. La parte lignea del palcoscenico insisteva sui gradini del tempio, mentre il suo colonnato è probabile che facesse da scenografia. Insieme all'Odèon di Catania, quello di Taormina è il secondo teatro coperto documentato in Sicilia".
L'intervento di messa in sicurezza e restauro ha riguardato il consolidamento e il montaggio di alcuni frammenti nella volta; consolidamento del muro di recinzione sud con sostituzione delle strutture di sostegno e rifacimento degli intonaci moderni; il ripristino degli elementi lapidei distaccati; la messa in sicurezza della volta (centinatura e puntellamento). E ancora, il consolidamento dell'arco della cavea, oltre alla pulizia delle erbacce e alla generale disinfestazione dell'area.
Le sovrastrutture in legno, realizzate da Taoarte - al quale il sito è stato consegnato il 14 agosto scorso - sono state preventivamente approvate dalla Soprintendenza di Messina e occuperanno il monumento solo per qualche settimana. Al termine degli spettacoli saranno smontate. Così come le centine, parte dell'intervento a consolidamento delle volte.
La gestione e programmazione di piccole rassegne culturali è affidata alla Fondazione Taoarte.