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Nel cielo del gusto siciliano brillano due nuove Stelle (Michelin)

Nella Guida Michelin 2020 troveremo, oltre a tutte le stelle che già conoscevamo, gli chef Giuseppe Raciti e Roberto Toro

06 novembre 2019
Nel cielo del gusto siciliano brillano due nuove Stelle (Michelin)

Come ogni anno è arrivato il momento di scoprire quali Stelle (Michelin) della ristorazione si sono accese per la prima volta, quali sono diventate doppie o triple e quali invece si sono spente.

A Piacenza, infatti, sul palco del Teatro Municipale è stata presentata la 65/ma edizione "Guida Michelin Italia", l'attesissimo "pagellone" per i ristoranti e i loro chef.

La Guida Michelin 2020

Ci perdonino tutti gli chef dello Stivale ma a noi, qui, interessa principalmente dare notizia dello stato del firmamento culinario siciliano.
E con estremo piacere diciamo subito che nella nostra Isola, a parte qualche piccolissima défaillance, le Stelle Michelin sono state tutte confermate e che due nuove si sono accese nel nostro cielo del gusto.

Mantengono le due stelle La Madia di Pino Cuttaia (Licata, AG) e il Ristorante Duomo di Ciccio Sultano (Ragusa). Non conferma la doppia stella, perdendone una, la Locanda Don Serafino di Ragusa Ibla dello chef Vincenzo Candiano, mentre si spegne la stella del ristorante Principe Cerami, guidato da Massimo Mantarro, a causa della chiusura.

Le Stelle Michelin

Confermata l'unica e preziosa stella per:

  • Ristorante Coria di Caltagirone (CT) degli chef Domenico Colonnetta e Francesco Patti
  • Ristorante Sàpìo di Catania dello chef Alessandro Ingiulla
  • Ristorante Shalai di Linguaglossa (CT) dello chef Giovanni Santoro
  • Ristorante Signum di Salina (Eolie, ME) guidato dalla chef Martina Caruso
  • Ristorante Il Cappero di Vulcano (Eolie, ME) dello chef Giuseppe Biuso
  • Ristorante La Capinera di Taormina dello chef Pietro D'Agostino
  • Ristorante St. George by Heinz Beck di Taormina guidato da Giovanni Solofra
  • Ristorante I Pupi di Bagheria (PA) dello chef Tony Lo Coco
  • Ristorante Bye Bye Blues di Mondello, a Palermo, della chef Patrizia Di Benedetto
  • Ristorante Il Bavaglino di Terrasini (PA) dello chef Giuseppe Costa
  • Ristorante Accursio di Modica (RG) dello chef Accursio Craparo
  • Ristorante La Fenice di Ragusa dello chef Claudio Ruta

Stelle Michelin

Fin qui, dunque, tutte le riconferme, ma siamo particolarmente felici di annunciare le due nuove stelle siciliane della Guida Michelin: l'executive chef Giuseppe Raciti, del ristorante del "Country boutique hotel Zash" (Riposto, CT), e lo chef Roberto Toro dell'Otto Geleng, il ristorante del "Belmond Grand Hotel Timeo" a Taormina.

Chef Giuseppe Raciti, una Stella Michelin

Giuseppe Raciti, 34 anni, è nato ad Acireale ma vive a Piedimonte Etneo. Sposato con Roberta, cuoca anche lei, un figlio (e un altro in arrivo) è l'executive chef dello Zash di Riposto dal 2014.

La sua formazione è cominciata a 16 anni in Svizzera, passando da un cantone all'altro in hotel prestigiosi, poi in Italia con il maestro Ezio Santin, all'Antica osteria del Ponte (Cassinetta di Lugagnano, Milano). Poi il ritorno in Sicilia e l'esperienza fondamentale al San Domenico di Taormina accanto allo chef Massimo Mantarro, che considera il suo maestro.

Nel 2015 è stato eletto miglior chef emergente italiano. Nel 2016 ha partecipato alla finale italiana del concorso Bocuse d'Or e nel 2017 è stato fra i quattro chef selezionati alla finale nazionale del prestigioso concorso ideato da Paul Bocuse. Nel 2017 è stato eletto miglior chef under 30 del Sud Italia.

Dal 2016 a oggi gli viene assegnato il premio "Buona cucina" dalla Guida Touring club italiano, nel 2018 è premiato fra i migliori quattro ristoranti d'Italia secondo il magazine Food and travel Italia. Adesso si è guadagnato la sua prima Stella Michelin.

Definisce la sua cucina semplicemente "siciliana". "Utilizzo prodotti locali rivisitando in chiave moderna le ricette di una volta, ma quello che mi interessa di più quando vado in giro per l'Italia e per il mondo è portare la Sicilia". Il suo piatto preferito è la parmigiana della mamma.

Chef Roberto Toro, una Stella Michelin

Roberto Toro, 44 anni, originario di Palagonia, genitori contadini, è l'executive chef dell'esclusivo Otto Geleg, otto tavoli che si affacciano sullo splendido panorama del Belmond Grand Hotel Timeo.

Ha iniziato la sua formazione all'Alberghiero di Giarre, ma la passione per la cucina ce l'ha nel sangue sin da piccolo quando girava per casa con pentolini e padelle. Dopo il diploma comincia a fare esperienze all'estero, soprattutto nel Nord Europa, in particolare a Copenaghen dove rimane per alcuni anni facendosi le ossa nelle cucine degli hotel.

A Parigi nel 2004 lavora fianco a fianco con lo chef Massimiliano Alajmo e questo è un periodo in cui cresce professionalmente. Nel 2006 rientra in Italia, in Sicilia, prima a Villa Costanza a Palermo, poi al Timeo come sous-chef prima di diventarne l'executive chef a 37 anni.

Il suo motto è ricercare l'armonia tra i sapori: "Lo chef è come un compositore". Il suo piatto preferito, gli spaghetti al pomodoro.

- Guida Michelin Italia

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06 novembre 2019
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