Partanna (TP) pronta per diventare "Capitale della ricerca sulla Realtà Immersiva"
Nello spazio coworking G55 una sede del centro di ricerca Olitec, aperto a tutta la popolazione isolana e internazionale
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Il Comune di Partanna (TP) ha deciso di concedere al Laboratorio Olitec l'utilizzo dello spazio di coworking G55 per l'inserimento del proprio centro di ricerca che si occuperà di Realtà Immersiva e protocolli VRO (la tecnologica sistemica ispiratrice del metaverso), aprendo la sperimentazione a tutto il Paese e costituendo un centro di addestramento aperto a tutta la popolazione isolana.
Abbiamo raccolto a caldo il commento di Massimiliano Nicolini, direttore del dipartimento di ricerca e sviluppo Olitec di Olimaint e uno dei 100 innovatori del 2023 del WMS, nonché punto di riferimento europeo per la tecnologia VRO.
"Ci fa molto piacere condividere una grande notizia con voi e con tutta la popolazione di Partanna, dove aprirà ufficialmente un nuovo centro di ricerca sulla realtà immersiva per il centro sud, il primo centro di questo tipo che viene realizzato. E vi vogliamo raccontare che cosa succederà a Partanna, perché quanto sta per accadere non è solo l'apertura di un centro dove qualcuno va a studiare, ma qualcosa che coinvolge tutta la popolazione attiva".
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Quindi, cosa sta per succedere a Partanna?
"La municipalità, grazie alla lungimiranza dell'assessore all'innovazione, Nino Zinnanti e al suo staff eccezionale, ci ha dato la possibilità di utilizzare una struttura al centro del paese, meravigliosa e tecnologicamente molto avanzata, per impiantare il Centro di ricerca sulla realtà immersiva per il Sud Italia".
A cosa servirà il centro?
"In primis si trasferiranno alcuni ricercatori per proseguire le attività di ricerca, ovviamente in collaborazione con il nostro centro principale qui da Valmontone Roma, dove vi sto parlando io, e da Montecatini. Quindi Partanna diventerà il primo centro del Sud Italia e diventerà, diciamo, una cellula importante di collegamento con lo sviluppo delle attività del mondo della nostra ricerca. Svilupperemo ancora tanti ed eccezionali protocolli da questo punto di vista, anche con il supporto dei colleghi che andranno a lavorare lì".
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Cosa sarà questo centro per Partanna?
"Partanna diventerà una città laboratorio. Non si è infatti limitata a consegnarci l'uso di questo meraviglioso centro, ma si è mostrata pronta a diventare laboratorio essa stessa. Olitec, infatti, distribuirà gratuitamente a tutte le imprese del territorio, a tutti i cittadini e a tutte le istituzioni la tecnologia VrO".
Che cosa vuol dire?
"Vuol dire che sarà il primo paese al mondo interamente connesso con il metaverso, molto più avanti di quello che è oggi Seul, ad esempio, che si è limitato a una mera presentazione di servizi; a Partanna i servizi si erogheranno veramente all'interno del metaverso e diventerà uno strumento dove i cittadini potranno incontrare il medico, i Caf, i propri rappresentanti cittadini e, perché no, anche i loro rappresentanti del parlamento siciliano. Quindi diventerà un punto di riferimento dove le persone potranno parlare tra di loro e le imprese potranno avere uno strumento migliorativo della loro attività, che gli permetterà di presentare i loro meravigliosi prodotti anche all'esterno del territorio, anche lontano".
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Questo è veramente possibile?
"Certo! Il metaverso non ha confini e ha la possibilità di tradurre simultaneamente 14 lingue. Questo vuol dire, ad esempio, che si potrà presentare il castello di Partanna a dei turisti americani raccontandolo e invitandoli a venire a visitarlo. Distribuendo la nostra tecnologia a tutte le 600 imprese del Comune e a tutti i circa 12.000 cittadini della municipalità, che saranno, quindi, tutti collegati e interconnessi, avremo un mega laboratorio vivente, dove l'utilizzo da parte del tessuto economico e da parte dei cittadini sarà anche un parametro di misurazione della tecnologia e di miglioramento della tecnologia. Un beneficio che non rimarrà solo a Partannesi, ma che andrà al mondo intero".
Dunque, che cosa succederà a Partanna?
"Succederà una cosa estremamente importante: il centro di formazione sarà attivo anche all'esterno del gruppo dei ricercatori. Potremo aprire le porte a circa 500 persone, giovani e meno giovani che vogliono intraprendere lo studio di questa tecnologia, che vogliono certificarsi per entrare nel mercato del lavoro e che vogliono prepararsi per il lavoro che li attenderà in futuro".
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Che cosa vuol dire questo?
"Vuol dire una cosa molto semplice: a Partanna formeremo giovani e meno giovani per accedere al mondo del lavoro. E le aziende saranno con noi in questo passaggio. Porteremo con noi le imprese del Nord e le imprese multinazionali che affiancano il nostro laboratorio ormai da decenni e che hanno la necessità urgente di avere persone capaci di gestire questa tecnologia, capaci di proiettarle nel futuro. Per esempio, abbiamo chiamato gli amici di StarLink (Elon Musk, per capirci) e a loro abbiamo chiesto di aiutarci in quelle parti del territorio dove magari la connettività non è eccezionale. Di conseguenza Partanna, con buona probabilità, sarà il primo paese collegato tramite satellite per la trasmissione dell'internet ad alta velocità. Avremo Internet dal cielo, Internet dalla Terra e inaugureremo il paese, al momento, più digitalizzato d’Italia, meglio ancora delle grandi città.
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I cittadini potranno dialogare con la pubblica amministrazione, partecipando ai consigli comunali pur rimanendo comodamente a casa propria. Gli esercenti potranno promuovere i loro negozi, i loro ristoranti, le loro attività in una forma totalmente diversa e innovativa. E il livello di conoscenza della tecnologia aumenterà a tal punto che Partanna - nei desideri nostri e dell'amministrazione - diventerà un punto di riferimento digitale per una vasta area del territorio, non solo siciliano, ma anche oltre.
Oltre ai cittadini del territorio, che noi ci auguriamo vengano in massa a prendere immediatamente uno dei posti all'interno del percorso di formazione, altre persone verranno da 52 paesi del mondo. Abbiamo già avviato i colloqui per identificare le persone e le famiglie che si trasferiranno a Partanna per proseguire il percorso di studio come ricercatori associati".
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Quanto tempo ci vorrà affinché tutto diventi realtà?
"Vogliamo portare avanti velocemente il tutto e nel giro di poche settimane saremo operativi; quindi non parliamo di programmi che arriveranno nel futuro, parliamo di tecnologie che guardano al futuro ma di programmi che guardano al presente e al lavoro di tutti i cittadini".