Per il 25° World Pasta Day vi offriamo un percorso di primi piatti siciliani
5 ricette per 5 città, per celebrare il piatto più amato della tradizione culinaria italiana
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Al ragù, asciutta, col brodo, in bianco, col pesto, all'uovo, di grani antichi, ripiena, trafilata al bronzo e tirata al mattarello. La pasta è legata all'identità degli italiani come poche altre cose al mondo ed è considerata uno dei comfort food per eccellenza e uno dei piatti più goderecci della nostra tradizione culinaria.
In occasione del World Pasta Day (che si celebra in tutto il mondo oggi, 25 ottobre e che quest'anno ha raggiunto il 25° anno di celebrazione), Guidasicilia vi suggerisce alcune ricette da provare assolutamente, per riscoprire le tradizioni siciliane e onorare questo capolavoro della tavola. Buon appetito!
Pasta con le sarde - Palermo
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Ricetta simbolo per i festeggiamenti palermitani di San Giuseppe - festività molto sentita in tutta la Sicilia - è a pasta chi saiddi, la pasta con le sarde. Un piatto assai povero ma gustosissimo, basti pensare, infatti, che le sarde, nella loro stagione, si trovano ad un prezzo bassissimo, così come gli altri ingredienti che lo compongono.
La pasta con le sarde è anche un "piatto di disputa", che sostanzialmente si consuma tra due fronti cromatici: quello della pasta con le sarde "bianca" e quello della pasta con le sarde "rossa". Bisogna specificare che, per entrambe le "declinazioni coloristiche", gli ingredienti sono sostanzialmente uguali: sarde fresche, finocchietto selvatico, pinoli e uva passa (pignola e passolina), cipolla, zafferano (per la bianca). A tutto ciò, se si aggiunge concentrato di pomodoro (astrattu) si ottiene la versione rossa. Tipo di pasta: bucatini o spaghettoni. E infine, pangrattato tostato (muddica atturrata).
Pasta 'ncasciata - Messina
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Trionfo di culinaria vastasaria (ossia, ineducazione, che nell'accezione sicula non sempre ha significato negativo), la pasta 'ncasciata è un grande classico della cucina messinese ed è una pasta al forno che si contraddistingue per il suo ricco condimento.
Resa famosa da Andrea Camilleri con il suo Commissario Montalbano di cui ne è ghiottto, la ricetta tradizionale della pasta 'ncasciata prevede l'utilizzo delle maniche di maccheroncino o di sedani rigati, e per condimento: ragù di carne, melanzana (rigorosamente fritta), caciocavallo, uova sode e prosciutto cotto, o salame a dadini. Il passaggio in forno compatterà l'arsenale di ingredienti portando l'opera al suo "vastaso" compimento.
Pasta alla Norma - Catania
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Il nome di questo piatto tipico di Catania è un omaggio al cittadino etneo più celebre, Vincenzo Bellini e alla sua opera "Norma", appunto. Uno dei primi piatti più noti e amati della cucina siciliana, la pasta alla Norma è un vero trionfo di sapori e di semplicità, grazie all'unione di pochi ingredienti che si sposano alla perfezione: melanzane, salsa di pomodoro e ricotta salata.
Per gustare al meglio questo piatto vi consigliamo di raccogliere in ogni forchettata un po' di pasta (solitamente maccheroni), la ricotta salata (a scaglie, abbondante) il sugo di pomodoro (fatto in casa!) e un pezzetto di melanzana (assolutamente fritta, a fette o a cubetti). In bocca si scatenerà una sinfonia!
Minestra di San Giuseppe - Agrigento
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Con questo piatto si va nell'Agrigentino e si torna a parlare dei festeggiamenti per il Santo falegname che vengono celebrati in numerose località dell'Isola con la preparazione di speciali pani votivi, tavolate per i poveri, minestre rituali con le verdure di stagione. Sono celebrazioni antiche, eredità dei festeggiamenti pagani per l'equinozio di Primavera e dei riti propiziatori per una stagione agricola abbondante.
Le minestre di San Giuseppe, diffuse soprattutto nei centri rurali, sono numerose e differenti tra loro, anche se rimane comune la base di verdure di stagione e legumi.
A Ribera, Favara e in altri comuni in provincia di Agrigento, seppur la ricetta a volte cambia persino da un quartiere all'altro dello stesso paese, in linea di massima gli ingredienti rimangono gli stessi, generalmente materie prime del territorio, povere ma gustosissime che vengono cucinate tutte insieme: fagioli secchi, lenticchie, fave, piselli, finocchio selvatico e verdure miste locali (broccoli, sparacelli, bietole). La tipologia di pasta non è determinante per la riuscita del piatto, l'importante è che sia pasta corta.
Le busiate col pesto alla trapanese - Trapani
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Tipiche della ventosa provincia del Sale sono le busiate, un tipo di maccheroni dalla forma allungata ed elicoidale che si sposa benissimo con il pesto alla trapanese.
Sono due le ipotesi toponomastiche che vorrebbero spiegare il significato del termine "busiate": secondo la prima, il nome di questo formato di pasta sarebbe riconducibile al "buso", un particolare ferro da maglia che era solitamente utilizzato per lavorare tessuti come la lana e il cotone. La seconda ipotesi, invece, spiega il termine con il riferimento alla busa, inteso come fusto dell'"Ampelodesmos mauritanicus", ovvero della "disa", una graminacea tipica della macchia mediterranea che i contadini utilizzavano anticamente per legare i fasci di spighe.
Per quanto riguarda il condimento, il pesto alla trapanese risente dell'influenza genovese che attraverso i traffici commerciali portò l'aglio, alla base del trito, sulle coste siciliane. Il pesto si completa aggiungendo mandorle, pomodori, basilico e olio extravergine d'oliva.