Sai qual è uno dei pomodori più dolci del mondo? È un rosso gioiello che brilla nel centro Sicilia...
Ti raccontiamo l'antica coltivazione "a secco" del dolcissimo "Pomodoro Rosso Siccagno"
In questo articolo scoprirai:
Nell'area interna della Sicilia (Valledolmo, Alia, Villalba, Vallelunga, Marianopoli, Scaflani Bagni, etc.), le estati sono caldissime e secche e gli inverni sono miti. Questo microclima ha fatto sì che le coltivazioni - tutte di altissima qualità - da sempre caratterizzino l'economia agricola di quest'area: coltivazioni di grano (Timilìa, Perciasacchi, Russello, Senatore Cappelli), di legumi (la lenticchia di Villalba su tutti) e di ottimi pomodori che in questi terreni ricchi di potassio crescono particolarmente dolci.
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Proprio di quest'ultima coltivazione vogliamo raccontarti, e in particolare di quella del "Pomodoro Rosso Siccagno".
La varietà è quella del pizzutello che viene detto siccagno perché viene coltivato senza l'ausilio dell'irrigazione, quindi a secco. Si distingue per la bassa resa, il colore rosso intenso, l'elevata concentrazione e un gusto particolare. Il Siccagno, tra i Presìdi Slow Food in Sicilia, è stato sempre utilizzato per la preparazione di passata di pomodoro, pelati, pomodori secchi e concentrato.
La storia del "Pomodoro Rosso Siccagno"
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Nei comuni dell'area interna della Sicilia, ogni famiglia di contadini coltivava "in asciutta" i pomodori siccagni. Alla raccolta e alla trasformazione partecipava tutta la famiglia. I pomodori si raccoglievano durante il giorno e si lavoravano a sera.
Una parte era messa da parte come conserva, il resto era destinato a fare il concentrato (l'astrattu). Il concentrato si faceva in particolare a settembre, nel periodo di massima produzione dei pomodori. Per fare l'astrattu si lasciava essiccare al sole la passata su tavole in legno (maìdde). I bambini si occupavano della rigirata (arriminata) e cioè per tutto il giorno dovevano rigirarla. Al tramonto si recuperava (l'arricugghiuta) si appallottolava con le mani unte d'olio e si metteva in grandi orci o si conservava nella carta per oleata.
Come si coltiva il pomodoro siccagno
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Fino a poco tempo fa, si credevano persi del tutto i pomodori tradizionali siccagni. Dopo lunghissime ricerche e alcuni tentativi falliti, si è rintracciato un produttore di Villalba che conserva ancora una semente locale antica che riproduce ogni anno nella propria azienda. A Valledolmo, da qualche anno, diversi produttori di pomodoro siccagno si sono uniti nella Cooperativa Rinascita.
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Il pomodoro siccagno si semina a marzo e per tutta l'estate non riceve da bere né dal cielo né dall'uomo. Il contadino deve però smuovere spesso il terreno e zappare il campo tra i filari, per rompere la crosta argillosa e permettere all'umidità di correre tra le radici e nutrire le piante.
Il sole, il clima e la natura dei terreni oltre l'escursione termica tra giorno e notte, insieme ai venti freschi di tramontana fanno sì che la pianta cresca, si sviluppi e dia frutti. ll particolare clima dell'area contribuisce a mantenere l'umidità atmosferica su buoni livelli, anche nel periodo estivo, equilibrando la traspirazione della specie ed inducendo la pianta ad ispessire i tessuti a palizzata delle foglie ed a ridurre l'apertura degli stomi.
La concimazioni chimiche sono ridottissime e così pure i trattamenti antiparassitari. Si utilizzano principalmente prodotti a base di zolfo e rame, consentiti in agricoltura biologica. Nel rispetto della funzione sociale dei sistemi delle produzioni estensive nelle aree marginali, così come richiesto dalla moderna agricoltura, rispettosa dell'ambiente e del territorio.
Il pomodoro rosso siccagno, particolarmente dolce grazie alla grande concentrazione di potassio nel terreno, si raccoglie a partire dalla metà di luglio fino a fine agosto, ma è disponibile tutto l'anno sotto forma di passata e di estratto.
Un pomodoro veramente interessante, oltre che per la tradizione legata alla sua lavorazione, anche sotto il profilo organolettico e nutrizionale. Ricco di vitamina A e vitamina C, nonché di antiossidanti come il licopene, ha anche un basso contenuto di calorie. Insomma, un pomodoro ottimo e prezioso.
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