Scopri cosa significa turismo lento con i "Cammini Aperti" in Sicilia
Il 13 e 14 aprile lungo la "Magna Via Francigena" e percorrendo il "Cammino di San Giacomo"
In questo articolo scoprirai:
È Primavera, il momento giusto per approcciarsi ad un tipo di turismo che predilige la scoperta di quei luoghi meno noti, fuori dai percorsi turistici di massa, ma straordinariamente belli. Il periodo giusto per provare l'esperienza del "turismo lento", dove sei tu, in quanto Persona che interagisce con i luoghi in maniera profonda, il fulcro del viaggio, che si fa scoperta.
Se questa esperienza ti stuzzica ed è la Sicilia il luogo che vuoi conoscere in questa maniera "lenta" e diversa, il 13 e il 14 aprile hai l'occasione di farlo grazie a "Cammini Aperti", progetto di promozione congiunta di tutte le regioni italiane in collaborazione con Ministero del Turismo ed Enit.
Cos'è "Cammini Aperti"
ph Salvatore Trumino
Ideato dalla Regione Umbria - in qualità di capofila per il turismo slow - "Cammini Aperti" si pone l'obiettivo di essere il più importante evento nazionale dedicato ai sentieri/itinerari, promuovendo i valori dell'accessibilità. Sono 42 i cammini coinvolti, 2 per ogni regione e provincia autonoma, con oltre 2000 partecipanti, previa iscrizione sul portale dedicato.
Le escursioni/passeggiate saranno condotte da guide ambientali escursionistiche o accompagnatori di media montagna. Tra le caratteristiche di ogni percorso: essere un anello e avere una lunghezza tra i 6 e i 10 km.
In Sicilia "Cammini Aperti" si terrà sulla Magna Via Francigena - antico percorso viario che si snoda tra i territori di Palermo e Agrigento - sul Cammino di San Giacomo (il nostro Santiago) che da Caltagirone (CT), attraversando l'Ennese, arriva a Capizzi (ME).
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La Magna Via Francigena (13 aprile)
Castronovo di Sicilia - ph Salvatore Balsamo
Un sabato mattina a passo lento per percorrere circa 12 km della quinta tappa della Magna Via Francigena per scoprire uno dei percorsi principali dell'Isola che permetteva di commercializzare e di comunicare, da Palermo ad Agrigento. È un mix di panorami e di luoghi impregnati di storia.
Casale di San Pietro - ph Salvatore Balsamo
L'escursione ad anello partirà da Castronovo di Sicilia ai piedi dell'altopiano del Kassar per poi scoprire l'antica Strada dei Mulini che raggiungerà Ponte Vecchio fino al Casale di San Pietro risalente al periodo bizantino posto lungo le rive del fiume Platani. La località, da diversi storici, viene indicata come l'antica stazione Comiciana, ubicata sull'antico tracciato romano che collegava Agrigento a Palermo, conosciuto come itinerario di Antonino.
Grotte di Capelvenere - ph Salvatore Balsamo
Dopo aver guadato il fiume si giungerà alle Grotte di Capelvenere, che scavate direttamente nella roccia si ritengono essere una necropoli legata all'antico popolo dei Sicani. Il percorso continuerà fino a raggiungere la Cooperativa Agricola "Colle San Vitale" dove l'esperienza si arricchirà di una degustazione di prodotti di eccellenza locali. Al termine della degustazione, si riprenderà il cammino per ritornare al punto di partenza.
Il Cammino di San Giacomo (14 aprile)
L'entroterra siciliano, quello meno battuto dai turisti, è uno scrigno di storie che possono essere scoperte con un po' di pazienza da tutti coloro che decidono di viaggiare in certi luoghi. Quello di domenica non è un semplice trekking ma piuttosto un viaggio dentro sé stessi.
Si tratta di un'escursione ad anello lunga 6 km facente parte della terza tappa del Cammino di San Giacomo, dalla Domus Hospitalis del Borgo di San Giacomo a Piazza Armerina, luogo in cui i Cavalieri del Tau di Altopascio accoglievano i pellegrini che muovevano verso la Terra Santa. Si attraverserà poi la Riserva Orientata Rossomanno Grottascura Bellia, ricca di eucalipti, conifere e un bosco che protegge dal sole e garantisce una piacevole esperienza protetta dal caldo del sole siciliano fino a raggiungere la Madonna del Cammino, piccola cappella che dona sostegno spirituale a tutti coloro che frequentano il bosco per tornare.
Parco delle Pietre Incantate - Foto di Davide Mauro - Opera propria, CC BY-SA 4.0
Il ritorno a Piazza Armerina darà la possibilità di visitare questo splendido comune, famoso e conosciuto al mondo per i mosaici della Villa Romana del Casale e che custodisce meraviglie, nel suo centro storico barocco, come il Duomo o il Palazzo Trigona e il Castello Aragonese.
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A essere coinvolti in "Cammini Aperti" anche due importanti partner: il CAI - Club Alpino Italiano e la FISH - Federazione Italiana Superamento Handicap.
Il CAI ha lavorato selezionando 21 cammini, uno per ogni regione, e identificato un tratto di questi - di lunghezza variabile - sui quali portare persone con difficoltà motoria mediante l'impiego di Joelette e/o carrozzine. Inoltre, su tutti e 42 cammini lo stesso darà informazioni, distribuendo un vademecum, per incentivare la pratica responsabile dell'outdoor.
FISH, invece, si impegnerà attivamente per garantire l'accessibilità di questi percorsi, lavorando affinché le persone con disabilità possano partecipare pienamente alle escursioni. Attraverso iniziative di sensibilizzazione e collaborazioni con le autorità locali e le federazioni regionali sarà promosso un sistema di turismo lento accessibile e inclusivo per tutti, anche per coloro con mobilità ridotta. A tal proposito verrà redatto un documento con linee guida per tutte le realtà del terzo settore e le regioni per una fruizione il più possibile reale.