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Scopri il decreto "Salva Casa": nuove regole per sanare i piccoli abusi edilizi

Ecco cosa non sarà più "irregolarità edilizia" secondo le nuove norme di legge

03 giugno 2024
Scopri il decreto ''Salva Casa'': nuove regole per sanare i piccoli abusi edilizi

In questo articolo scoprirai:

L'industria delle costruzioni e i proprietari di casa si trovano all'alba di una nuova era, segnata da un'utile innovazione legislativa. Con l'introduzione del decreto "Salva Casa" (Decreto Legge n. 69/2024), il governo ha dato uno scossone alle normative edilizie, promuovendo una maggiore flessibilità.

Con il "Salva Casa", infatti, grazie alla riduzione dei vincoli sulla doppia conformità e all'espansione delle tolleranze costruttive, il processo edilizio accelera, aprendo nuovi orizzonti per la ristrutturazione e l'adattamento creativo degli spazi urbani. Per le piccole difformità, ad esempio, non è più richiesta la piena conformità urbanistica e catastale, rendendo più semplice e meno oneroso riqualificare gli edifici esistenti e valorizzare spazi prima inaccessibili.

Innovazioni sostenibili e accessibilità: un futuro più verde e aperto

Innovazioni sostenibili e accessibilità: un futuro più verde e aperto

Il decreto "Salva Casa" inietta vitalità nell'edilizia libera, estendendo la gamma di interventi esenti da permessi. Tali novità comprendono l'installazione di sistemi ecocompatibili di protezione solare e la rimozione di barriere architettoniche, facilitando l'adattamento delle strutture alle esigenze contemporanee di sostenibilità ed efficienza energetica.

Il decreto introduce anche sostanziosi incentivi, fino a 50.000 euro, per la riqualificazione energetica degli edifici, incoraggiando gli interventi ecologici e sostenibili. Queste modifiche segnano un passo decisivo verso un ambiente costruito più accessibile e rispettoso del pianeta.

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Cambiamenti normativi e nuove opportunità di mercato

Cambiamenti normativi e nuove opportunità di mercato

Le riforme introdotte non solo snelliscono i processi edilizi ma aprono le porte a nuove opportunità di mercato. La semplificazione delle procedure di sanatoria e l'allentamento delle destinazioni d'uso trasformano il paesaggio immobiliare, invitando gli investitori a sfruttare procedure più agili e economiche per la valorizzazione degli immobili. Un cambiamento significativo permette la trasformazione di uffici vuoti in residence o alberghi con un processo burocratico ridotto, adeguando gli spazi urbani alle nuove dinamiche di mercato con un'efficienza mai vista prima. [Fonte: www.misterworker.com]

Come funziona il decreto "Salva Casa" e cosa si può sanare

Come funziona il decreto "Salva Casa" e cosa si può sanare

Il decreto interviene solo nelle casistiche di minore gravità, incidendo sulle cosiddette lievi difformità. Non si tratta quindi di un condono edilizio.

In particolare interviene sulle:

  • difformità formali derivanti da incertezze interpretative della disciplina vigente rispetto alla dimostrazione dello stato legittimo dell'immobile;
  • sulle difformità edilizie delle unità immobiliari, risultanti da interventi spesso stratificati nel tempo, realizzati dai proprietari dell'epoca in assenza di formale autorizzazione;
  • sulle parziali difformità che potevano essere sanate all'epoca di realizzazione dell'intervento, ma non sanabili oggi, a causa della disciplina della cd. "doppia conformità".

Il "Salva Casa" e il cambio di destinazione d'uso

Il "Salva Casa" e il cambio di destinazione d'uso

Tra le disposizioni principali, si semplifica il cambio di destinazione d'uso delle singole unità immobiliari, nel rispetto delle normative di settore e delle condizioni comunali.
In particolare, per gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024, il mancato rispetto dei parametri di altezza, distacchi, cubatura, superficie coperta e simili non costituisce violazione edilizia se resta entro i limiti:

  • del 2% delle misure previste dal titolo abilitativo per le unità immobiliari con superficie utile superiore ai 500 m2;
  • del 3% delle misure previste nel titolo abilitativo per le unità immobiliari con superficie utile compresa tra i 300 e i 500 m2;
  • del 4% delle misure previste nel titolo abilitativo per le unità immobiliari con superficie utile compresa tra i 100 e i 300 m2;
  • del 5% delle misure previste nel titolo abilitativo per le unità immobiliari con superficie utile inferiore ai 100 m2.

Per gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024, costituiscono anche tolleranze esecutive, il minore dimensionamento, la mancata realizzazione di elementi non strutturali, le irregolarità esecutive di muri esterni ed interni e l'ubicazione non conforme delle aperture interne e di altri elementi simili.

Le verande in edilizia libera

Le verande in edilizia libera

Secondo il decreto salva casa sono da considerare in edilizia libera:

  • le vetrate panoramiche amovibili (VePA) anche per i porticati rientranti all'interno dell'edificio (LEGGI);
  • le opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici la cui struttura principale sia composta da tende anche a pergola, addossate o annesse agli immobili, purché non determinino spazi stabilmente chiusi e non abbiano un impatto visivo e ingombro apparentemente disarmonici.
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Il decreto "Salva Casa" e il silenzio assenso

Il decreto "Salva Casa" e il silenzio assenso

Il decreto inoltre semplifica le procedure vigenti: è introdotto il regime di silenzio-assenso, principio particolarmente rilevante e che va nella direzione della massima semplificazione. Significa che se l'Amministrazione non risponde nei tempi previsti l'istanza del cittadino è accettata. Infine si introduce la possibilità di installare tende e strutture di protezione dal sole e da eventi atmosferici, in regime di edilizia libera.

La norma mira anche a decongestionare gli uffici tecnici comunali sepolti da migliaia di pratiche. Il provvedimento prevede sanzioni che sono proporzionali all'aumento di valore dell'immobile e potranno essere utilizzate, tra l'altro, nella misura di 1/3, per progetti di recupero e rigenerazione urbana.

In conclusione, queste modifiche legislative offrono nuove prospettive per adattarsi rapidamente alle richieste di un mercato in continua evoluzione, promettendo un futuro di costruzioni più efficienti, sostenibili e proficue.

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03 giugno 2024
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