Sicilia, bella da vivere! Ma per chi? A quanto pare, non per i siciliani...
Dalla XXX indagine sulla Qualità della vita 2019 del Sole 24 Ore, la Sicilia risulta ultima tra tutte le regioni italiane
A livello internazionale la Sicilia è oggi vista come una delle mete più ambite da visitare. Una meta (e non stiamo esagerando) centrale per conoscere la Storia dell'umanità e travalicante di luoghi di straordinaria bellezza.
Senza tema di smentita, lo scorso luglio, ad esempio, l'autorevole rivista Condé Nast Traveler - che annualmente pubblica la classifica delle isole più belle del mondo - posizionava la Sicilia al terzo posto, dopo le Maldive e le Isole Greche (LEGGI), mentre ad ottobre, appena un paio di mesi fa, nientemeno che Forbes, celebre rivista statunitense, piazzava l'Isola a Tre Punte nella classifica delle migliori destinazioni al mondo, meta da non perdere per un viaggio nel 2020 (LEGGI).
Vista da quest'ottica viene difficile pensare che i siciliani abbiano il benché minimo motivo per lamentarsi, ma è pure vero che tale ottica è posta al di fuori dal perimetro triangolare di questo "patrimonio dell'Umanità" posto al centro del Mediterraneo. Infatti, se prendiamo in esame un punto di vista differente, posizionato esattamente all'interno dell'Isola, le prospettive cambiano tragicamente...
Qualità della vita 2019
Milano conferma la sua leadership e vince per il secondo anno consecutivo la Qualità della vita 2019, la graduatoria del Sole 24 Ore giunta alla trentesima edizione. L'ultima classificata, quest'anno, è Caltanissetta...
Foto di AlessandroAM - Opera propria, CC BY-SA 4.0
La Qualità della vita 2019 è una versione extra large della tradizionale indagine del maggiore quotidiano economico nazionale sul benessere nei territori, su base provinciale: rispetto all'anno scorso, infatti, il numero di indicatori è aumentato da 42 a 90, divisi in sei macro aree tematiche che indagano altrettante componenti dello star bene.
Le classifiche di tappa sono: "Ricchezza e consumi", "Affari e lavoro", "Ambiente e servizi", "Demografia e società", "Giustizia e sicurezza", "Cultura e tempo libero".
Triste dirlo, ma è così, la coda della classifica è occupata dalle province del Sud, con Caltanissetta che occupa l'ultimo posto (107esimo) per la quarta volta nella storia dell'indice dopo le performance negative del 1995, nel 2000 e nel 2008.
Anche il resto delle province siciliane ha subito un calo generalizzato: ben sette finiscono negli ultimi undici posti della classifica, dove in testa nella parte bassa c'è Ragusa all'ottantesimo posto, con un calo di sette posizioni rispetto all'anno scorso.
In calo di otto punti anche Siracusa che si colloca così alla posizione numero 90. Al numero 97 c'è Catania, che perde 13 punti e precede di un'incollatura Palermo, nella posizione 98 con una calo di 11 caselle.
Foto di © José Luiz Bernardes Ribeiro, CC BY-SA 4.0
Messina è in centesima posizione, davanti Trapani (centounesima e in calo di 12 posizioni) e Agrigento (102esima e arretrata di 9). Alla posizione 104 c'è Enna (meno due posizioni) e infine Caltanissetta.
Che dire? Male, malissimo per le nove province della Sicilia che, su base regionale, chiude la classifica generale, aggiudicandosi la nomina di Regione con la più scarsa qualità della vita.
Insomma, la nostra Isola sarà pure desiderata e in cima alle classifiche delle riviste internazionali specializzate in turismo; sarà pure descritta come il "paradiso perduto", "irrinunciabile da visitare" per fior fiori di travel blogger e travel journalist ma, per chi la vive ogni giorno, continua ad essere il migliore dei mondi possibili… mancato!