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Storia e cultura della Birra

Sette millenni di storia, di usi e consumi della bevanda di Cerere

09 novembre 2018
Storia e cultura della Birra

Se l'orzo è stato il primo cereale coltivato da un popolo non più nomade, la storia della birra prende avvio con la nascita della civiltà. Da allora sono molte le tappe che hanno segnato la vita di questa bevanda che è (dal latino "bibere") da sempre sinonimo di bere.

La bevanda per eccellenza, inventata da una donna

La Dea Cerere acconciata con una corona di spighe in piedi in un campo di grano. Il mosaico è conservato al Museo del Bardo di Tunisi.

Birra: dal latino bibere, cioè bere. Dunque, la bevanda per eccellenza. Bevanda fermentata, moderatamente alcolica, a base di cereali. Inventata da una donna, forse casualmente, "maneggiando" cereali in cucina. Che sia nata decisamente al femminile, lo conferma anche la mitologia degli Armeni, che attribuivano l'invenzione della birra alla dea della terra Armalu.

Sant'Arnoldo, protettore dei birrai

Da una cultura all'altra, ecco invece una dea patrocinante del calibro di Cerere, dea-madre per eccellenza, e un santo protettore, il vescovo Arnoldo, santificato intorno al 1100 per alcuni miracoli tra cui la trasformazione istantanea del mosto in birra, effettuata per salvare i suoi parrocchiani da un'epidemia di colera. In effetti, allora la birra era igienicamente molto più sicura dell'acqua, grazie proprio alla fermentazione, che ne eliminava i batteri "cattivi".

L'orzo è stato certamente il primo cereale ad essere coltivato...

La birra è, poi, tra le bevande che fanno bene al corpo e anche allo spirito, la più antica. Per risalire alle sue origini, occorre fare un passo indietro di parecchi millenni. A quando legumi e cereali erano alla base dell'alimentazione quotidiana. E l'orzo è stato certamente il primo cereale coltivato, quello che ha accompagnato il passaggio di molti popoli dal nomadismo alla fondazione di villaggi e città.

La valle del Giordano e la parte meridionale del mare di Galilea - ph heatkernel
Foto di heatkernel - Flickr.com, CC BY 2.0

Il passaggio per l'uomo preistorico dalla vita nomade a quella stabile è concretamente testimoniato da diversi ritrovamenti. La presenza di un particolare frumento non selvatico (Triticum dicoccum) e di orzo (Hordeum distichum) è chiara per esempio in rilevamenti compiuti nell'area di Gerico, poco distante dalla depressione del Giordano, dove si è accertato che gruppi di uomini cominciarono ad apprezzare i vantaggi di una fissa dimora intorno al 10.000 a.C.

Sigillo cilindrico babilonese di Ur (verso il 2600 a.C.) che mostra due persone che bevono birra da una giara usando delle cannucce.

Quanto alla storia documentabile della birra, essa parte dalla Mesopotamia, almeno 4500 anni prima della nascita di Cristo. E a iniziarla fu, appunto, una donna. Alle donne la birra è stata a lungo riservata. E alle donne si deve anche l'invenzione delle prime modalità di conservazione dei cereali che, tenuti nell'acqua, possono in effetti dare luogo a maltazione e fermentazione.

Sumeri: la birra diventa un vero e proprio "Status symbol"

Una tavoletta di argilla risalente all'epoca predinastica sumera (circa 4.000 a.C.), meglio nota come il "monumento Blau", dal nome dell’archeologo che la scoprì, è la testimonianza più antica che conferma la capacità dei sumeri di produrre birra. La tavoletta, conservata oggi al British Museum di Londra, descrive i doni propiziatori offerti alla dea Nin-Harra (dea della fertilità): capretti, miele e, appunto, birra.

Ma tra i Sumeri, il primo popolo birraio, visto che gli ingredienti di pane e birra sono gli stessi (cereali e lieviti), e visti il successo, la diffusione orizzontale e l'acquisizione di una valore commerciale, presto il compito di birraio passò al fornaio stesso.

La faccia detta "della pace" dello Stendardo sumero di Ur, rappresenta un banchetto e una processione alla presenza del re. Nel registro superiore il re, raffigurato di dimensioni maggiori, siede di fronte a altri sei commensali seduti, attorniato da cortigiani, danzatori, un coppiere e un arpista. Nei registri inferiori è raffigurata una processione di cortigiani e contadini, commercianti e artigiani che portano animali, doni, vivande e birra...

Tra i Sumeri la birra diventa presto uno status symbol. Ogni strato della popolazione ha diritto a quantità diverse della tanto amata bevanda: due litri al giorno di chiara a operai e impiegati, tre litri di quella più forte ai funzionari, cinque litri del tipo "top" a governatori e ai sacerdoti. E ci sono già molti tipi di birra, da quella dolce a quella aromatizzata alla cannella.

Quando i Sumeri passano la mano ai Babilonesi, la birra è già un must...

Quando i Sumeri passano la mano ai Babilonesi, la birra è già un must. E i "nuovi" iniziano subito a mettere regole (dure) per chi fa sciocchezze. Tanto per dirne una, il "Codice di Hammourabi" (1728-1686 a. C.) prevede che chi annacqua la birra prima di venderla ci venga annegato dentro.

Scene dell'antico Egitto sulle pareti della tomba di un antico produttore di birra della città egiziana di Luxor, una tomba vecchia di oltre 3000 anni.

Presso gli Egizi, la birra conquista un altro dio, Osiride (di cui è ritenuta la bevanda) e una regina, Cleopatra, che offre coppe di "cevrin" al dio dei defunti e riserva per sé, invece, coppe di "zythum". Proprio la zythum è la prima birra assaggiata dai Greci, che la ribattezzano "zythos". Ed è da questa radice che in seguito nascono i termini scientifici riferiti alla fermentazione, come zimotico.

Di birra parla anche la Bibbia...

Di birra parla anche (e come poteva essere diversamente?) la Bibbia. Ed è birra che gli ebrei bevono durante la festività del Purim.
In Cina, intanto, la birra è popolarissima già dal terzo millennio e, a differenza degli altri paesi, viene prodotta ricavando mosti direttamente dai cereali. Tre le varietà: miglio, frumento e - ovviamente - riso. Tanto riso...

To be(er) continued... (clicca qui)

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09 novembre 2018
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