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Tempo di innesto... Ritorna il Rito della Luce

La Piramide - 38° Parallelo di Motta d’Affermo torna ad essere teatro dell’evento annuale ideato da Antonio Presti

19 giugno 2017
Tempo di innesto... Ritorna il Rito della Luce

Tempo di innesto... "Sono un poeta/ un grido unanime/ sono un grumo di sogni/ Sono un frutto/ d’innumerevoli contrasti d’innesti/ maturato in una sera".
I versi dell’immenso Giuseppe Ungaretti come ideale passaggio di consegne dal G37 della Poesia all’ottava edizione del Rito della Luce (dal 21 giugno al 25 giugno 2017), l’evento artistico ideato dal mecenate messinese Antonio Presti intorno alla Piramide - 38° parallelo di Motta d’Affermo, opera monumentale di Mauro Staccioli che ridefinisce il panorama tra i Nebrodi e le isole Eolie; la manifestazione è sostenuta dall’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e dal Consorzio Valle dell’Halaesa di Tusa.

Piramide - 38° parallelo di Mauro Staccioli

Sarà proprio l’innesto la parola chiave della celebrazione, un momento di rigenerazione in cui le arti liberano l’energia universale per favorire un percorso di elevazione spirituale: pittori, poeti, performer, danzatori e attori condivideranno con il pubblico (invitato a indossare abiti bianchi) un rito che sprigiona la propria potenza dal caos, la purezza da una nuova e indispensabile necessità di ascolto.
"Un innesto di Bellezza nel corpo di una società malata - spiega Antonio Presti, presidente della Fondazione Fiumara d’Arte -. Le statistiche italiane parlano di una percentuale del 70% di analfabeti funzionali: sono entrati in crisi molti dei percorsi didattici e culturali finora sperimentati, la popolazione si è autoreclusa in un individualismo ottuso, in una mediocrità che non conosce più sogni o utopie. Il Rito della Luce celebra una condizione di passaggio, un percorso verso la conoscenza e la condivisione del sapere: elementi fondamentali in un contesto immobile e antiquato come quello siciliano, rivelatosi troppo spesso sordo nei confronti dell’innovazione e del contemporaneo"
Una società selvaggia e schiava dell’apparenza che dunque necessita di una nuova potenza creatrice. L’innesto è salvifica presenza in un corpo malato, trapianto obbligato per rigenerare il futuro: chiave di lettura atipica del fenomeno migratorio verso un’Europa vecchia e stanca, in realtà possibile incontro tra varie identità culturali unite nella lotta contro la massificazione consumistica e la globalizzazione. "Nonostante il terrore indotto da un sistema deviato che suggerisce quotidianamente la fuga, invito i giovani a non abbandonare la nostra terra di Sicilia e l’Italia intera. Il vero potere è il sapere, la cultura è l’unico mezzo per affermare una nuova via di futuro: spegnere gli strumenti tecnologici per accendere le coscienze, questo il senso dell’innesto, un percorso di conoscenza che solo ai giovani è lecito intraprendere. Se l’albero della vita è oggi malato di ignoranza, l’innesto del sapere è la sola cura per un nuovo umanesimo", conclude Antonio Presti.

Antonio Presti all'interno della piramide di Staccioli

In questa contemporaneità l’innesto tra società differenti può anche rappresentare quel passaggio ulteriore rispetto al concetto stesso di integrazione, parola vuota in tempo di populismi e crisi sociale, sentimento forse anacronistico che sottende nuovi razzismi. Parte da qui il Rito della Luce, strumento caleidoscopico per riaffermare la sacralità dell’arte come investitura verso una nuova umanità. In un mondo attraversato da tensioni e conflitti, si staglia nell’immaginario anche la stessa ubicazione della Piramide, costruita lungo il celebre parallelo che divide le due Coree: nel tema del bilanciamento degli opposti, una divisione simbolica tra le spericolate aspirazioni guerrafondaie di un giovane dittatore asiatico e la ricerca del trascendente che caratterizza l’oasi spirituale di Motta d’Affermo. La Piramide, dunque, come macchina di luce che in ogni solstizio d’estate consegna alla Sicilia e al mondo il suo potere di conoscenza.

Rito della Luce 2016

Gli artisti dell'VIII edizione
MUSICISTI -
Antonio Aiello, Karim Alishahi, Francesca Amato, Francesco Bonacci, Gabriele Cammarata, Diego Cannizzaro, Suraj Carlino, Enrico Coppola, Gianni Cosentino, Giuseppe Di Bella, Antonella Furian, Carmelo Geraci, Enrico Grassi Bertazzi, Raffaele Messina, Elisa Moschella, Emanuela Pistone e Isola Quassùd, Alessandro Puglia, Luca Recupero, Francesca Sassioti, Andrea Sciacca, Sebastian Torres, Debora Troia, Francesco Vaccaro, Simona Vizzinisi, Lucia Zahara.

ATTORI - Giuseppe Carrozza, Patrizia D’Antona, Sandro Dieli, Fabio La Rosa, Mimmo Minà, Carmen Panarello, Stefania Sperandeo, Agostino Zumbo.

PERFORMANCE E INSTALLAZIONI - Teresa Arrabito, Atman Yoga Association Enna (insegnante Anna Mahadevi Lo Grasso), Compagnia del matto giullaresca, Manuela Caruso, Laura Cassarà, Maurizio Caudullo, Antonello Bonanno Conti, Stefania Cordone, Daniela Costa, Massimo Estero, Giana Guaiana e Pippo Barrile, Gianna Parisi, Giulia D’Urso, Lino D’Urso, Giuseppe Livio,  Mario De Rose, Michele La Paglia,  Umberto Naso, Grazia Nicolosi, Marzia Nigito, Stello Quartarone, Giuseppe Raffaele, Gaetano Rallo, Manlio Scaramucci, Demetrio Scopelliti, Anna Maria Viscuso, Salvatore Trovato; Accademia delle Belle Arti di Catanzaro: progetto performativo coordinato da Lara Caccia con i docenti Pietro de Scisciolo (artista e docente di tecniche del marmo), Gina Nicolosi (artista e docente di Decorazione), Elvira Todaro (artista, performer e docente design) e gli studenti Gianluigi Ferrari; Daniele Giglio, Francesco Esposito, Salvatore Puzzo, Francesco Trunfio, Roberto Sorrentino, Gianluca De Scisciolo, Claudio Scolieri.

POETI - Martina Costantino, Emilia La Golia, Orazio Labbate, Cinzia Pitingaro, Bice Previtera, Mariangela Pupillo, Georgeta Quagliano, Francesco Rigano, Anna Studiale.

CONSULENZA MUSICALE - Mirco Bertolucci.

FOTOGRAFI - Gaetano Rallo, Roberta Mazzone, Claudio Floresta.

Si invitano tutti i partecipanti al Rito della Luce a indossare abiti bianchi e a rispettare il silenzio.
Per raggiungere la Piramide da Castel di Tusa percorrere la SS 113 in direzione Messina per 2 km; superato il cavalcavia della Fiumara, svoltare a destra sulla SP 176 e proseguire per 6 km circa fino al bivio con la SP 173 e giungere a Motta d’Affermo dopo altri 6 km. Seguire le indicazioni fino alla scultura Energia mediterranea di Antonio Di Palma. Da qui il pubblico sarà accompagnato da un servizio di bus-navetta attivo dalle ore 15 all’imbrunire. Si prega di rispettare la fila.

Museo Albergo Atelier sul Mare
Via Cesare Battisti 4 98079 Castel di Tusa (ME)
tel. 0921.334295 fax 0921.334283; per informazioni rivolgersi ad
Adriana Scancarello (3336326724) e Paolo Romania (3286737277)  
info@ateliersulmare.it
www.ateliersulmare.it
Contatti facebook: Albergo Museo Atelier sul Mare - Librino - Fondazione Fiumara d’Arte - Antonio Presti

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19 giugno 2017
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