Una giornata di Pippo Gioè, "decano" di meusa e quarumi di Ballarò
L'universo del cibo di strada palermitano celebrato nel documentario "IL RESPIRO DEL TEMPO. Meusa e quarumi"
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Pochi lustri alla pensione, epilogo di un pezzo di storia gastronomica ed antropologica della Sicilia: Pippo Gioè chiuderà nei prossimi mesi la sua piccola taverna - nel cuore del mercato palermitano di Ballarò - aperta nell'immediato dopoguerra dal nonno e rimasta a disposizione della clientela per tre generazioni. I suoi figli, infatti, non prenderanno il suo posto come lui stesso ha fatto con suo padre, e come suo padre ha fatto precedentemente con suo nonno.
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In suo onore, EsperienzaSicilia.it ha realizzato il documentario "IL RESPIRO DEL TEMPO. Meusa e quarumi", pubblicato sul sito web e sul relativo canale YouTube a partire dal 04 dicembre 2021.
"Meusa e quarumi" documenta infatti una giornata di lavoro tipo di Pippo Gioè. L'attività di Pippo, fino a qualche anno fa, si dedicava soltanto a un tipo di cibo di strada, e in particolare alla "quarumi", al "mussu", al "carcagnolu", alla trippa.
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La svolta di vendere anche "pani c'a meusa" (ma non solo), è però una novità dettata proprio dalle contingenze socio-economiche di cui per ben tre generazioni non v'è stata esigenza, oltre che per l'immagine simbolica che a livello mediatico ha assunto lo stesso panino con milza rispetto a tutta un'altra serie di vivande già vendute da decenni da Pippo e dalla sua famiglia.
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Il panino con la milza palermitano è ormai conosciuto in tutto il mondo grazie anche a una sua maggior citazione in programmi televisivi, in Italia e all'estero. Si pensi, ad esempio, a "Unti e bisunti" dello chef Rubio, in onda sul canale DMAX nel 2013, dove compare proprio Pippo.
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La stessa "abbanniata" di Pippo (il grido dei commercianti nei mercati palermitani per attirare la clientela) è cambiata: solo di rado punta su "per'i mussu", "bollito" o "Haiu 'a trippa!", prediligendo nettamente la sponsorizzazione de "Il più bel panino!" o "Panino con milza!", utilizzando con più frequenza l'italiano per rivolgersi a un target diverso da quello esclusivamente locale (per l'importante incremento della presenza turistica degli ultimi decenni).
La taverna di Pippo Gioè a Ballarò - ph Palermo allo Specchio
Non solo, Pippo si è adeguato alle nuove esigenze di vendita anche visivamente: il suo negozio è agghindato di manifesti colorati ben visibili dalla vicina via, su cui appare una foto del prodotto in vendita e il relativo nome (in italiano o in siciliano), funzione che prima era assolta praticamente dalla sola "abbanniata".
Lorenzo Mercurio - ph Alessandra Gioè
"Penso sia importante aver realizzato un lavoro del genere - afferma Lorenzo Mercurio, antropologo, documentarista e fondatore di EsperienzaSicilia.it - perché in questo modo rimarrà una traccia concreta dell'attività e della vita di Pippo, sia in quanto tali, sia come tasselli della storia di Ballarò".
EsperienzaSicilia.it intende realizzare un archivio documentaristico sui beni culturali e ambientali in Sicilia, attraverso dei racconti video che ne illustrino l'interesse come beni comuni, appartenenti a tutti i siciliani.
L'appuntamento è sul canale YouTube di EsperienzaSicilia.it.