Vi presentiamo il "PanTesco", panettone autenticamente mediterraneo
Dalle Cantine Pellegrino arrivano i panettoni con uva passa di Pantelleria
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"... allura si versò tanticchia di passito di Pantelleria nel bicchiere, affirò un cannolo e principiò a sbafarselo talianno il paesaggio dalla finestra aperta. Il sole addrumava i colori della vallata, li staccava nettamente dall'azzurro del mare lontano. Dio, o chi ne faceva le veci, qua si stava addimostrando un pittore naif" - Andrea Camilleri
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Cinque visioni del Panettone prendono vita nel segno di un ingrediente unico ed autoctono, l'uva passa di Pantelleria: nasce PanTesco Pellegrino.
La storica cantina ha chiamato 5 artigiani del lievitato a realizzare un panettone che è anche un viaggio culinario nei profumi della perla nera del mediterraneo.
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Se da anni ormai il Panettone made in Sicily è diventato un genere a sé, con questo progetto Pellegrino lo fonde armonicamente con un'altra eccellenza, un simbolo della dieta mediterranea e di quel mix di dialogo, inclusione e convivialità che trasformano il cibo in incontro tra culture.
Un'uva passa unica al mondo
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L'uva passa di Pantelleria è peculiare e unica al mondo. Sfida l'idea comune di uva passita, con i suoi chicchi zuccherini grossi e carnosi e i vinaccioli, che le conferiscono una piacevole croccantezza. Tutto è raccolto nel raspo, quasi a dare l'illusione di mangiare un frutto fresco.
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La scelta di valorizzare l'uva passa pantesca, da tempo sostituita dalle versioni senza vinaccioli provenienti da Paesi terzi, non è casuale per la Cantina. A Pantelleria Pellegrino crea dal 1992 vini pregiati, moscati e passiti come il NES e, dal 2020 anche un elegante bianco secco, l'ISESI. Tutti da uve "zibibbo" dall'arabo zabīb (بيبز) uva passita.
Maestri artigiani del lievitato e vigneron di grande esperienza
Artigiani del lievitato e vigneron Pellegrino si incontrano in un'appassionata convergenza. I primi lo fanno attraverso una soffice cupola, i secondi attraverso un calice.
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Territorio, creatività e sostenibilità sono il vero valore aggiunto del progetto, reso unico dalla maestria di cinque fornai siciliani che rappresentano altrettanti territori e scuole dolciarie dell'Isola, e avvolto in un packaging innovativo e totalmente circolare.
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Cosi, Mario Arculeo - Panificio D'Angelo, Palermo - nel PanTesco "La Mora" amalgama perfettamente la ricetta tradizionale con un tocco di ghiottoneria siciliana attraverso il Cioccolato di Modica IGP e l'uva passa di Pantelleria sfumata con la Malvasia Pellegrino; Angelo Calandra dal suo forno nel cuore della Sicilia - Panificio Calandra, Valguarnera Caropepe, (EN) - con "Maiolica" esalta l'uva passa di Pantelleria con un processo di immersione per 24 ore nel passito liquoroso; il pasticcere Carmelo Sciampagna - Pasticceria Sciampagna, Marineo (PA) - impreziosisce il suo "Gattopardo" con un tocco di NES passito naturale; Pietro Cardillo - panificio "A MAIDDA", Trapani - con "Orlando", e Pietro Cuttone - Panificio Cuttone, Paternò (CT) - col "Barocco" sono i più fedeli interpreti della ricetta tradizionale del quintetto.
Un packaging totalmente circolare
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Il packaging è firmato da Elena Scarlata, creativa trapanese pluripremiata per i suoi disegni unici, i colori vivaci e l'utilizzo di tessuti sostenibili creati con l'antica tecnica con cui si stampavano le maioliche siciliane. Le confezioni che ha realizzato per PanTesco, sono pensate per essere riutilizzate, come centro tavola che accompagni il rituale del panettone, ma non solo. L'utilizzo del lino e di tessuti di fine serie stampati a mano, rendono la confezione totalmente circolare e sostenibile.
"Il progetto PanTesco di Pellegrino, è la nota sensoriale che completa il racconto dei miei tessuti per la tavola. È convivialità, dialogo, inclusione, sostenibilità" afferma.
Un dolce Natale pantesco
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Gli abbinamenti con i passiti e i moscati di Pantelleria suggellano il rituale natalizio connesso al Panettone. In primis il NES, elegante passito naturale dal colore ambrato. In un calice di NES si ritrovano i profumi dell'Isola, frutta secca, albicocca ed erbe mediterranee, oltre a lievi note di miele di castagno e agrumi.
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Benedetto Renda, presidente delle Cantine Pellegrino, commenta così il progetto: "PanTesco è un dolce natalizio ma soprattutto un viaggio enogastronomico nei profumi e nei sapori di Pantelleria, territorio in cui in oltre 30 anni Pellegrino ha stretto un legame profondo, a partire dal rapporto con gli oltre 300 agricoltori conferitori che coltivano le uve da cui nascono due punte di diamante della nostra selezione: Isesi e NES. Non capita tutti i giorni di avere l'opportunità di promuovere una congiunzione quasi perfetta tra viticoltura eroica, passione, gusto, territorio, saper fare e design sostenibile".
PanTesco sarà disponibile presso l'enoteca e lo shop online di Pellegrino e presso i punti vendita dei cinque artigiani del panettone, ciascuno per la sua referenza.