Voler stare lontani dai vicini di casa… il 60% dei palermitani non ha buoni rapporti col vicinato
A Palermo si odia il vicino per: schiamazzi e rumori, mancato pagamento delle spese condominiali, etc.
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L'estate? Al mare, in montagna, al lago, comunque lontano dai vicini di casa. Già, perché i rapporti con loro sono ancora tutt'altro che idilliaci: il 60% dei palermitani, infatti, ha un atteggiamento di sostanziale freddezza o persino indifferenza verso chi vive alla porta accanto, e non mancano nemmeno i casi di aperta e continua conflittualità.
Lo evidenzia l'ultima ricerca dell'Osservatorio Sara Assicurazioni*.
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Gli animi si scaldano soprattutto di fronte al poco rispetto delle regole condominiali (54%). Tra i motivi di litigio anche gli schiamazzi e i rumori (50%), specie adesso che con l'estate ha ripreso la vita notturna e il mancato pagamento delle spese di condominio (30%).
Senza dimenticare i danni e i piccoli inconvenienti (26%) al vicino derivanti dalla gestione quotidiana della propria abitazione o provocati magari durante lavori di ristrutturazione. E come se non bastasse, circa un palermitano su dieci (14%) penserebbe persino di cambiare casa per il rapporto difficile coi vicini.
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Ma se in molti casi la situazione è questa, c'è anche chi riesce ad andare abbastanza d'accordo. Anzi i palermitani stessi riconoscono che sarebbe importante costruire un buon rapporto di vicinato. Che può essere anche "utile": nel sorvegliare l'abitazione mentre si è in ferie (44%), soprattutto in questo periodo estivo, così come nell'avere un aiuto in caso di bisogno (28%). E per un altro 38%, il solo sapere che di fianco vive qualcuno dà un senso di maggiore sicurezza.
In caso di litigio, per più di un palermitano su due (52%) la soluzione migliore è il dialogo, che appiani i conflitti. Il 22% lascerebbe semplicemente correre, dando tempo al tempo, mentre un 16% si rivolgerebbe ad altri vicini perché possano fare in qualche modo da mediatori.
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In questi casi, anche una polizza assicurativa è considerata utile, soprattutto per far fronte alle conseguenze dei danni che si possono arrecare ai vicini di casa (4%). Un ulteriore 30% apprezza la copertura per le spese legali, mentre un 32% pensa soprattutto alle tutele per i danni che possono essere provocati dai propri animali domestici.
*Indagine CAWI condotta dall'istituto di ricerca Nextplora su di un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d'età, genere ed area geografica.