In bici da Palazzolo Acreide a Noto
Un itinerario di straordinaria bellezza da percorrere in due giorni, pedalando
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Questa passeggiata in bicicletta - accessibile a tutti e per niente impegnativa (si svolge soprattutto su strade asfaltate, con prevalenza di discese sulle salite) - consente di visitare agevolmente due dei centri più interessanti del siracusano Palazzolo Acreide e Noto, e di entrare a contatto con una zona sicuramente poco conosciuta della provincia...
Le tappe del nostro itinerario
Palazzolo Acreide
Palazzolo Acreide discende direttamente dall'antica colonia siracusana Akrai, fondata nel 664 a.C.. Nella zona archeologica si possono ancora osservare, in discreto stato di conservazione, il teatro, il bouleuterion e visitare le latomie. L'itinerario in bicicletta si diparte proprio dai cancelli dell'area archeologica.
Si attraversa la città, non senza qualche sosta per ammirare i begli esempi di barocco che impreziosiscono il centro storico e si guadagna la SS 287, principale direttrice dell'itinerario. Si pedala lungo di essa per alcuni chilometri su un riposante penepiano.
Sulla destra, completamente incassato nel suo letto di roccia, scorre il piccolo fiume Manghisi, che incrocia la strada per la prima volta sotto un vecchio ponte a circa 15 km da Palazzolo. Qui si lascia l'asfalto per una breve digressione di circa 2 km lungo uno sterrato che fiancheggia il corso del fiume, fino a perdersi nella vegetazione impraticabile.
Cava Grande
Tornati sulla statale si prosegue per cinque chilometri fino a un bivio dove un cartello segnala la via per Cava Grande (circa 12 km). Lungo questo tratto si possono effettuare numerose digressioni lungo le trazzere che si dipartono a destra e a sinistra; percorrendo queste ultime, in particolare, si potranno ammirare numerosi begli scorci del "canyon" in cui scorre il Manghisi.
Dal piazzale del Belvedere si può ammirare un superbo panorama sullo spettacolare canyon sul fondo del quale, circa duecento metri più in basso, scorre il Manghisi, tra laghetti e cascatelle densamente popolati da una varia fauna acquatica. La "Cava" si può visitare solo a piedi ed è una riserva naturale. Se si decide di visitarla, conviene al termine raggiungere Avola (12 km) dove è possibile pernottare.
Se invece ci si è contentati del panorama dall'alto si può proseguire, tornando sulla SS287, pedalando per altri 4 km fino al bivio successivo alla frazione Villa Vela. Si gira a sinistra e, seguendo le indicazioni (attenzione, non sempre facilmente individuabili) si giunge a Noto Antica (4 km dal Santuario della Madonna della Scala).
Noto Antica
Foto di Mboesch - Own work, CC BY-SA 3.0
Netum è oggi solo un ammasso di ruderi: il terremoto del 1693 ridusse così una delle più munite e importanti piazzeforti della Sicilia. Dall'eremo della Madonna della Provvidenza, alto sullo sperone di roccia che domina il torrente Asinaro, si vede la valle in tutta la sua bellezza fino al mare.
Lasciate le biciclette al custode dell'eremo si può raggiungere il greto del torrente scendendo lungo un incerto sentiero fiancheggiato da resti di antichi mulini e concerie. Recuperate le biciclette, si imbocca lo sterrato bianco che inizia a scendere dall'edicola della Madonna. Dopo circa 1 km la discesa diventa ripidissima e ci si trova a saltellare per qualche centinaio di metri su un durissimo pavè, sostituito infine da una gettata uniforme di cemento fino a fondo valle, dove si torna sull'asfalto subito dopo un piccolo guado.
Noto
Tra agrumeti e vigne si procede fino all'anonima periferia di Noto moderna: dalla deviazione di Villa Vela sono in tutto 23 km. Per contrasto, il centro storico di Noto è invece ricco e bello. La cittadina, infatti, è considerata la capitale del barocco siciliano ed è piena di monumenti che si rifanno a questo stile, edificati tutti nel primo Settecento. Ricordiamo il duomo, Palazzo Ducezio e Palazzo Nicolaci.