La Sicilia Patrimonio dell'Umanità
Viaggio attraverso i sette siti siciliani che l'Unesco ha inserito nella World Heritage List
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Il 16 novembre del 1972 la Conferenza generale dell'Unesco adottò la Convenzione sul patrimonio mondiale con lo scopo di identificare e invitare alla salvaguardia di quei siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale.
Il Comitato della Convenzione, chiamato Comitato per il patrimonio dell'umanità, ha sviluppato negli anni dei criteri precisi per l'inclusione dei siti in quella che è stata chiamata la World Heritage List, la Lista dei Patrimoni dell'Umanità.
L'Italia, grazie alla Sicilia e alla Toscana, è il Paese con più riconoscimenti della World Heritage List in tutto il mondo con 47 siti.
La grandezza storica, naturale e culturale della Sicilia è testimoniata dal riconoscimento di ben 7 siti come Patrimonio dell'Umanità conferito dall'Unesco.
Il Parco Archeologico di Agrigento e la Villa Romana del Casale furono i primi siti della Regione ad essere sotto la tutela Unesco. Nel 2000 fu la volta delle Isole Eolie. L'intera area barocca del sud est invece, fu insignita del riconoscimento nel 2002 e Siracusa e la necropoli rupestre di Pantalica nel 2005. La lista si è arricchita ulteriormente con l'entrata, nel 2013, del vulcano più alto d'Europa, l'Etna e, ancora due anni fa, con la nomina del meraviglioso itinerario arabo-normanno che da Palermo arriva fino a Monreale e Cefalù.
Di seguito le tappe di un itinerario che tocca i sette siti Patrimonio dell'Umanità
Area Archeologica di Agrigento (Valle dei Templi)
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Anno di iscrizione nella World Heritage List: 1997 - Fondata come colonia greca nel VI secolo a.C., Agrigento divenne una delle città più importanti del mondo mediterraneo. La sua supremazia e l'orgoglio sono dimostrati dai resti dei magnifici templi dorici che dominano l'antica città, gran parte dei quali si trovano ancora intatti, nascosti sotto i campi e i frutteti di oggi. Aree scavate selezionate gettano luce sulla più tarda città ellenistica e romana e le pratiche di sepoltura dei suoi primi abitanti cristiani.
Giustificazione per l'iscrizione - Il Comitato ha deciso di iscrivere questo sito sulla base dei criteri (I), (II), (III) e (IV), considerando che Agrigento è una delle più grandi città del mondo mediterraneo antico, ed è stata conservata in condizioni di eccezionale integrità. I suoi templi dorici sono tra i più importanti monumenti di arte e cultura greca.
Villa Romana del Casale
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Anno di iscrizione nella World Heritage List: 1997 - Lo sfruttamento romano della campagna siciliana è simboleggiato dalla Villa Romana del Casale, al centro della grande tenuta su cui si basava l'economia rurale dell'Impero d'Occidente. La villa è una delle più lussuose del suo genere. È particolarmente degna di nota per la ricchezza e la qualità dei mosaici che decorano quasi ogni stanza; essi sono i migliori mosaici in situ in qualsiasi parte del mondo romano.
Giustificazione per l'iscrizione - Il Comitato ha deciso di iscrivere questa proprietà sulla base di criteri (I), (II) e (III), considerando che la Villa del Casale a Piazza Armerina è l'esempio supremo di una villa romana di lusso, che illustra graficamente la struttura sociale e economica predominante della sua età. I mosaici che la decorano sono eccezionali per la loro qualità artistica e l'originalità, così come la loro estensione.
Isole Eolie
Foto di Wolfram Schubert from Germany - Liparic Islands, CC BY 2.0
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Anno di iscrizione nella World Heritage List: 2000 - Le Isole Eolie offrono un record eccezionale di costruzione e distruzione vulcanica, e di fenomeni vulcanici. Studiate dal XVIII sec., le isole hanno fornito alla scienza della vulcanologia esempi di due tipi di eruzione (vulcaniane e stromboliane) e, quindi, hanno un posto di rilievo nella formazione dei geologi da più di 200 anni. Il sito continua ad arricchire il campo della vulcanologia.
Giustificazione per l'iscrizione - Criterio (VIII): le formazioni vulcaniche delle isole rappresentano caratteristiche classiche nello studio di vulcanologia a livello mondiale. Studiate dal 18° secolo, le isole hanno fornito esempi di due tipi di eruzioni (stromboliane e vulcaniane) ai libri di testo di vulcanologia e geologia e hanno così un posto di rilievo nella formazione di tutti i geologi da oltre 200 anni. Continuano a fornire un campo ricco per gli studi di vulcanologia sui processi geologici in corso nello sviluppo della morfologia delle aeree in questione.
- Lipari, cuore pulsante delle Eolie
- Salina, il giardino delle Eolie
- Nella Riserva Naturale Orientata Isola di Vulcano
- Panarea, l'isola dei vip
- Stromboli, il regno di Efesto
- Alicudi, l'isola dai mille gradini
- Filicudi, paradiso naturale dell'Umanità
Le città tardo barocche del Val di Noto
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Anno di iscrizione nella World Heritage List: 2002 - Le otto città della Sicilia sud-orientale: Caltagirone, Militello Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo, Ragusa e Scicli, sono state tutte ricostruite dopo il 1693 accanto o nell'area di città esistenti al momento del terremoto che ha avuto luogo in quell'anno. Rappresentano un notevole impegno collettivo, effettuato con successo ad un alto livello di realizzazione architettonica e artistica. Rientrano nello stile tardo barocco del tempo, rappresentano anche le innovazioni distintive dell'urbanistica ed edilizia urbana.
Giustificazione per l'iscrizione - Criterio (I): Questo gruppo di città nella Sicilia sud-orientale forniscono una testimonianza eccezionale del genio esuberante dell'arte tardo barocca. Criterio (II): Le città della Val di Noto rappresentano l'apice e la fioritura finale dell'arte barocca in Europa. Criterio (IV): L'eccezionale qualità dell'arte tardo barocca in Val di Noto risiede nella sua omogeneità geografica e cronologica, così come la quantità, risultato del terremoto 1693 in questa regione. Criterio (V): Le otto città della Sicilia sud-orientale, caratteristiche del modello di insediamento e la forma urbana di questa regione, sono permanentemente a rischio per i terremoti e le eruzioni del vulcano Etna.
- Caltagirone, città della ceramica
- Visitando la "piccola Pantalica" di Paolo Orsi
- Catania, rinata dalle sue ceneri come l'Araba Fenice
- Modica, Città delle cento Chiese
- Noto, gioiello del barocco siciliano
- Palazzolo Acreide, patrimonio di tutta l'Umanità
- Ragusa Ibla, tesoro del mondo intero
- Scicli, straordinario esemplare del Barocco
Siracusa e le Necropoli rupestri di Pantalica
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Anno di iscrizione nella World Heritage List: 2005 - Il sito si compone di due elementi separati, contenente vestigia importanti di epoca greca e romana: la Necropoli di Pantalica contiene oltre 5000 tombe scavate nella roccia vicino a cave di pietra, la maggior parte delle quali sono datate dal 13° al 7° secolo AC. Anche vestigia di epoca bizantina restano nella zona, in particolare le fondamenta dell'Anaktoron (Palazzo del Principe).
L'altra parte della proprietà, l'antica Siracusa, comprende il nucleo di fondazione della città, come Ortigia dai Greci di Corinto nel 8° secolo AC. Il sito della città, che Cicerone descrisse come "la più grande città greca e la più bella di tutte", conserva vestigia come il Tempio di Atena (5° secolo AC, poi trasformato per servire come cattedrale), un teatro greco, un anfiteatro romano, un forte e altro ancora.
Molti resti testimoniano la travagliata storia della Sicilia, dai Bizantini ai Borboni, intervallati dagli arabo-musulmani, i Normanni, Federico II di Hohenstaufen (1197-1250), gli Aragonesi e il Regno delle Due Sicilie. Il centro storico di Siracusa offre una testimonianza unica per lo sviluppo della civiltà mediterranea negli ultimi tre millenni.
Giustificazione per l'iscrizione - Criterio (II): I siti e i monumenti che formano i siti di Siracusa e Pantalica costituiscono un accumulo unico, attraverso i secoli e nello stesso spazio, di notevoli testimonianze sulle culture del Mediterraneo. Criterio (III): Siracusa e Pantalica offrono, grazie alla loro notevole diversità culturale, una testimonianza eccezionale per lo sviluppo della civiltà nel corso di circa tre millenni. Criterio (IV): Il gruppo di monumenti e siti archeologici situati a Siracusa (tra il nucleo di Ortigia e le vestigia in tutta l'area urbana) sono il più bel esempio di una straordinaria creazione architettonica che abbraccia diversi aspetti culturali (greci, romani e barocchi). Criterio (VI): l'antica Siracusa era direttamente legata a eventi, idee e opere letterarie di valore universale.
- La bella Siracusa
- Il Parco Archeologico di Neapolis
- La Cittadella Sicula di Pantalica
Monte Etna
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Anno di iscrizione nella World Heritage List: 2013 - L'Etna è un sito iconico che comprende 19,237 ettari disabitati sulla parte più alta del Monte Etna, sulla costa orientale della Sicilia. L'Etna è la montagna più alta dell'isola e tra i vulcani più attivi del mondo. La storia eruttiva del vulcano può essere fatta risalire 500.000 anni e almeno 2.700 anni di questa attività è stata documentata. L'attività eruttiva quasi continua del Monte Etna continua a influenzare vulcanologia, geofisica e altre discipline scientifiche della Terra.
Il vulcano supporta anche importanti ecosistemi terrestri tra cui flora e fauna endemiche e la sua attività lo rende un laboratorio naturale per lo studio dei processi ecologici e biologici. La vasta gamma di caratteristiche vulcaniche: crateri sommitali, coni di cenere, colate di lava e la depressione Valle del Bove hanno reso il sito una destinazione privilegiata per la ricerca e la conoscenza del tema.
Giustificazione per l'iscrizione - Criterio (viii): L'Etna è uno dei vulcani più attivi e iconici al mondo, e un esempio eccezionale di processi geologici in corso e formazioni vulcaniche. Lo stratovulcano è caratterizzato da quasi continua attività eruttiva dai suoi crateri sommitali e abbastanza frequenti eruzioni di lava da crateri di flusso e fessure sui suoi fianchi. Questa eccezionale attività vulcanica è stata documentata dagli esseri umani per almeno 2.700 anni – tra le antiche documentazioni al mondo di vulcanismo storico. Le varie caratteristiche vulcaniche, crateri sommitali, coni di cenere, colate di lava, grotte laviche e la depressione Valle de Bove, hanno fatto dell'Etna una destinazione privilegiata per la ricerca e la conoscenza. Oggi l'Etna è uno dei vulcani più studiati e monitorati di tutto il mondo, e continua a influenzare vulcanologia, geofisica e altre discipline scientifiche della Terra. La notorietà del Monte Etna, la sua importanza scientifica, e il valore culturale ed educativo sono di rilievo mondiale.
Palermo Arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale
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Proclamato a Bonn nel 2015, il bene UNESCO comprende a Palermo il Palazzo Reale, Cappella Palatina, San Giovanni degli Eremiti, chiesa della Martorana, San Cataldo, la Zisa, Ponte dell'Ammiraglio, la cattedrale, poi il duomo di Cefalù e quello di Monreale.
Giustificazione per l'iscrizione - "L'insieme degli edifici costituenti il sito di 'Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale' rappresenta un esempio materiale di convivenza, interazione e interscambio tra diverse componenti culturali di provenienza storica e geografica eterogenea. Tale sincretismo ha generato un originale stile architettonico e artistico, di eccezionale valore universale, in cui sono mirabilmente fusi elementi bizantini, islamici e latini, capace di volta in volta di prodursi in combinazioni uniche, di eccelso valore artistico e straordinariamente unitarie. Il sincretismo arabo-normanno ebbe un forte impatto nel medioevo, contribuendo significativamente alla formazione di una koinè mediterranea, condizione fondamentale per lo sviluppo della civiltà mediterraneo-europea moderna".
- Palermo è il posto più stupendo del mondo
- Monreale e la sua immensa Cattedrale
- Cefalù, patrimonio dell'umanità di splendida bellezza