La Via dei Frati. Camminare con il cuore...
166 km da Caltanissetta a Cefalù, attraverso le montagne e le campagne siciliane, seguendo le tracce dei frati di "cerca"
- Dove alloggiare nelle province di CALTANISSETTA e PALERMO
- Dove rifocillarsi nelle province di CALTANISSETTA e PALERMO
La Via dei Frati è una proposta di Cammino in Sicilia che trae ispirazione dai Frati mendicanti, chiamati comunemente "Monaci di Cerca", i quali nel loro ministero assolvevano al compito di raccogliere la questua presso le campagne ed i paesi dell'entroterra siciliano, spostandosi a piedi o a dorso di muli.
Fino agli anni '80 del secolo scorso era possibile incontrare ancora qualche anziano monaco. La memoria della loro presenza è viva nei paesi in cui si trasferivano dai conventi d'origine nel periodo estivo, ed in cui rimanevano per tutta la stagione del raccolto fino ad autunno inoltrato.
Il "Monaco di Cerca" è stato per molti una vera e propria istituzione. Lavorava nei campi chiedendo in cambio un po' di grano, olive, olio e formaggio restituendo l'elemosina ricevuta con una preghiera, una immaginetta sacra o una coroncina del rosario.
Emulando i passi dei Frati, la Via intende portare il pellegrino a camminare su quei sentieri in passato affollati dalle tante persone che popolavano le campagne e le montagne dell'entroterra siciliano, intrecciando i propri passi con quelli dei fedeli che si recavano in pellegrinaggio verso luoghi di fede sperduti tra le campagne o elevati su alte vette.
Pertanto, il Cammino della Via dei Frati si propone quale riscoperta sia della più autentica ruralità siciliana, sia del profondo senso religioso del popolo siciliano, due aspetti strettamente interconnessi a cui per secoli generazioni di uomini e donne hanno dedicato fatica umana e devozione spirituale.
La Via è segnata per l'intero percorso tramite frecce gialle dipinte e tramite frecce adesive gialle con la dicitura "Via dei Frati". Sul sito laviadeifrati.wordpress.com è possibile chiedere gratuitamente le tracce Gps e le indicazioni sui luoghi di sosta, sia con donativo, sia commerciali. Sempre sul sito è possibile chiedere la Credenziale del Pellegrino ed a fine percorso aver inviato il Testimonium, l'attestato di fine cammino.
Per info e indicazioni rivolgersi a Santo Mazzarisi
Associazione Amici della Via dei Frati
Tel: 0039.3284687434
IL PERCORSO - Il cammino si snoda lungo 166 km da Caltanissetta a Cefalù. Il tracciato, si sviluppa utilizzando trazzere regie di Sicilia, sentieri e stradine di campagna e montagna. Si passa dall'asfalto alla strada bianca, dal selciato, fino a piccoli valichi di pietra.
I Tappa: Caltanissetta - Marianopoli
Distanza: 24,000 km | Guadagno in elevazione: 805 m. | Perdita in elevazione: -688 m.
Tappa facile, in buona parte su asfalto con strappo finale verso la zona di Valle Oscura alle spalle di Marianopoli. Il Cammino inizia all'imbocco della Via Pietro Leone a Caltanissetta. Si attraversa il territorio agricolo della Valle del Salito, percorrendo la provinciale, fino all'imbocco della galleria ferroviaria. Qui inizia la salita su sterrata verso la Masseria Mimiani, che si raggiunge dopo aver attraversato un uliveto con alberi imponenti secolari.
II Tappa: Marianopoli - Santuario di Belici - Resuttano
Distanza: 23,600 km | Guadagno in elevazione: 632 m. | Perdita in elevazione: -759 m.
Tappa facile, in buona parte su asfalto. Il paesaggio diventa più collinare e accanto ai campi aperti si incontrano maggiormente alberi da frutti, vigneti e uliveti. Il Santuario di Belici è meta di pellegrinaggio da parte di fedeli della provincia di Caltanissetta e dell'area Madonita, dalla primavera all'autunno ed in particolare il 3 Maggio, giorno della festa del "Signuri di Bilici".
III Tappa: Resuttano - Santuario Madonna dellOlio - Castellana Sicula - Polizzi Generosa
Distanza: 23,2 km - Guadagno in elevazione: 884 m. - Perdita in elevazione: -617 m.
Tappa facile in prevalenza su sentieri di campagna e brevi inserti di asfalto. Dopo aver attraversato il fiume Imera all'altezza del Castello di Resuttano, ci si dirige verso Blufi e in seguito attraversando il ponte in cemento verso Castellana Sicula, costeggiando il parco delle Madonie.
Foto di Alberto Genduso
Si incontra il primo Santuario mariano della Via, quello della Madonna dell'Olio di Blufi, caratterizzato dalla fonte dell'Olio, ritenuto taumaturgico per secoli, ed il piccolo santuario della Madonna della Catena a Castellana Sicula.
IV Tappa: Polizzi Generosa - Santuario Madonna dellAlto - Petralia Sottana
Distanza: 18,500 km - Guadagno in elevazione: 1178 m. - Perdita in elevazione: -1095 m.
Tappa difficile: salita e discesa dal Monte Alto. Sentiero agevole in salita, tratti di pietraia in discesa, lungo la Via dei Pellegrini, Sentiero Italia, verso Petralia Sottana. La tappa prevede un guadagno e una perdita di quota di 1000 metri. La Madonna dell'Alto è il Santuario Mariano più in alto d'Italia ed è meta di pellegrinaggio in particolare nella prima metà di Agosto, fino al 15 del mese, giorno della Festa della Madonna.
V Tappa: Petralia Sottana - Petralia Soprana - Gangi
Distanza: 14,800 km - Guadagno in elevazione: 748 m. - Perdita in elevazione: -758 m.
Tappa più corta rispetto alle precedenti. Si attraversano i luoghi dei due frati scultori petralesi, Umile e Innocenzo, con tracce mirabili nelle chiese dei due borghi. Suggestiva la discesa verso la contrada Salinella, dove opera la miniera di Sale dell'Italkali, luogo che parla di fatica umana nelle viscere della terra. Il percorso da lì è tutto in salita fino a giungere alla visione di Gangi distesa sulla sua collina e del Santuario dello Spirito Santo. Il Santuario attira pellegrini dai paesi vicini il lunedì dopo Pentecoste, quando si festeggia lo Spirito Santo con una processione suggestiva con circa 40 statue di Santi. Breve tratto di asfalto, strada lastricata con pietra, sentiero di campagna.
VI Tappa: Gangi - Geraci Siculo
Distanza: 12,1 km - Guadagno in elevazione: 572 m. - Perdita in elevazione: -446 m.
Tappa media: sostenuta nella prima metà più impegnativa nel secondo. Presenza di recinzioni per animali da attraversare avendo cura di richiuderli al passaggio. Una prima parte su asfalto, la seconda parte quasi tutto su sentiero. Si svalica una piccola serra e si riscende nel vallone dietro l'abitato di Geraci Siculo, dove un inatteso ponte in pietra ci permette il passaggio. Sentiero asfaltato, sterrata.
VII Tappa: Geraci Siculo - Castelbuono
Distanza: 20,800 km - Guadagno in elevazione: 606 m. - Perdita in elevazione: -1303 m.
Tappa difficile. Attraversamento pascoli montani sbarrati da reticolari da risistemare al passaggio. A metà percorso si scende gradualmente di quota. Troviamo alcuni cancelli improvvisati di accesso ai pascoli, che si aprono comunque agevolmente. Si raccomanda di richiuderli al passaggio. Suggestivi i passaggi dalla Chiesetta di San Cosimano e dal Cozzo Scaletta di Alfano. Sentieri, a volte non ben marcati e asfalto nell'ultimo tratto.
VIII Tappa: Castelbuono - Isnello - Santuario di Gibilmanna
Distanza: 25,3 km - Guadagno in elevazione: 963 m. - Perdita in elevazione: -1321 m.
Tappa media. Si percorre la provinciale con possibilità di tagliare i tornanti su piccoli sentieri. Il tratto da Isnello a Gibilmanna invece è prevalente sentiero. Alle porte di Isnello è doverosa una breve sosta all'Osservatorio Gal Hassin. Dopo Isnello ci si dirige verso la zona detta "Gorgo" per le numerose fonti d'acqua.
Arrivo a Pian delle Fate dopo aver incrociato il sentiero che proviene da Castelbuono. Gibilmanna è da sempre luogo di pellegrinaggio. Avvicinandosi alla prima domenica di Settembre, Festa della Madonna, centinaia di pellegrini si ritrovano ai piedi della splendida macchina marmorea della Vergine. Sede di un attivo convento francescano è possibile soggiornarvi per la notte. Sentiero segnato in maniera discontinua da segnaletica CAI.
IX Tappa: Gibilmanna - Cefalù
Distanza: 8,700 km - Guadagno in elevazione: 125 m. - Perdita in elevazione: - 892 m.
Tappa facile in discesa verso Cefalù. Tratto breve e tutto in discesa, lungo quello che rimane dell'antica trazzera che i pellegrini percorrevano dal mare verso il Santuario posto a 800 metri s.l.m. Il primo tratto si attraversa il sentiero Salvabosco del Geopark delle Madonie, mentre in seguito si alternano tratti di asfalto e tratti di sentieri tra villette adagiate sul monte verso il mare.
Raggiungere Cefalù per il Viandante della Via dei Frati è come raggiungere il "Fines Terrae" per il pellegrino che ha raggiunto Santiago, con il valore aggiunto che la meta finale avviene davanti al Cristo Pantocratore del Duomo Normanno e, in estate, davanti ad un mare limpido in cui immergere e sciogliere le fatiche del Cammino.