Negli abissi di Panarea
In fondo al mare dell'elegante ed esclusiva isola dei vip e del jet set internazionale
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Emersa dalle acque del Mediterraneo circa mezzo milione di anni fa, Panarea è la più piccola delle isole Eolie. Si trova a circa 19 Km da Lipari ed ha una superficie di circa 3,4 Kmq, con uno sviluppo altimetrico molto limitato, che sfiora appena i 421 m s.l.m. con il rilievo di Timpone del Corvo.
L'isola è un autentico paradiso terrestre, un rinomato centro turistico, meta di vip e rappresentanti del jet set internazionale, ma anche di tanta gente comune che cerca un posto d'incanto per trascorrere un'indimenticabile vacanza.
La più antica delle isole Eolie, elegante, esclusiva, accogliente, con strutture alberghiere di prestigio, è circondata da una serie di isolotti: Basiluzzo, Spinazzola, Lisca Bianca, Dattilo, Bottaro, Lisca Nera e dagli scogli dei Panarelli e delle Formiche, formando un piccolo arcipelago, fra Lipari e l'isola di Stromboli, posto su un unico basamento sottomarino.
Un'interessante teoria geologica ipotizza che Panarea e gli isolotti che la circondano farebbero parte di un grande cratere vulcanico sottomarino ormai distrutto, con i bordi estremi a Basiluzzo e Lisca Bianca.
L'isola presenta una notevole varietà di ambienti e una certa diversità rispetto alle altre Eolie, così da costituire un'interessante meta naturalistica. Panarea è caratterizzata da una vegetazione tipicamente mediterranea con il fico d'india, il lentisco, la ginestra, il cappero e le piante d'olivo secolari che dominano il paesaggio.
Escursioni in mare - Noleggiando una barca, si può fare il periplo dell'isola e ammirare le coste rocciose con i suoi colossali scogli in mare, le alte e ripide scogliere e incantevoli insenature come Cala degli Zimmari e Cala Junco. Quest'ultima è uno dei luoghi più belli dell'isola e, in estate, in assoluto il più affollato. Si tratta di una bellissima piscina naturale, racchiusa tra pareti rocciose, dove l'acqua incontaminata assume colori che vanno dal verde al turchese.
Dalla barca si può esplorare anche il lato occidentale dell'isola ricca di ripide falesie, un continuo succedersi di terrazzamenti, crepacci, formazioni di lava solidificata, mentre sul lato orientale dominano i pendii più dolci che terminano in una costa alta di roccia lavica, dove si aprono spiaggette di ciottoli e alle spalle i centri abitati.
Da visitare in barca anche gli isolotti e gli scogli che circondano l'isola Spinazzola e Basiluzzo con le loro vestigia romane. Per gli appassionati di immersioni questo è proprio il posto ideale, per il mare cristallino e la ricchezza dei fondali. Gli interessati possono rivolgersi ad uno dei diving center dell'isola che si preoccuperà di organizzare l'itinerario subacqqueo...
Le tappe del nostro itinerario
Scoglio Spinazzola
La Spinazzola (Difficoltà media - Profondità massima 40 m). Raggiungiamo lo scoglio di Basiluzzo e ormeggiamo la barca su un fondale roccioso di circa 10 m. Immergiamoci su una franata che via via assume l'aspetto di una parete ricca di colori e di vita: astroides, leptosamie, spugne e stelle marine hanno trovato qui il loro habitat mentre le numerose fessure sono popolate da murene, polpi e scorfani. Sul fondale, una serie di grandi massi costituiscono un ottimo nascondiglio per timide cernie. Alzando lo sguardo possiamo ammirare banchi di temibili barracuda che nuotano indisturbati. A farci compagnia, durante tutta l'immersione nuvole di donzelle, pavonie e castagnole.
Isola di Basiluzzo
La peschiera sommersa (Difficoltà: facile - Profondità massima 18 metri). Ormeggiamo l'imbarcazione poco distante dalla Spinazzola, nella baia opposta di Basiluzzo, e vicino ad alcuni scogli. Ci immergiamo su un fondale di circa 8 m, dove piccoli galleggianti ci fanno da guida sino al relitto della peschiera, le cui mura sono quasi intatte e totalmente ricoperte da una rigogliosa fauna. Scendendo ancora verso il fondale di 18mt potremo ammirare un'intensa e vivace attività vulcanica, testimoniata dalle numerose emissioni gassose provenienti dal fondo.
Scoglio la Nave
ph. Petr Vykoukal
Lo scoglio di Pietra Nave - (Difficoltà: facile - Profondità max 23 metri). Immersione molto semplice e adatta anche ai non esperti. Immergendoci circumnavighiamo, a varie profondità, un faraglione che ospita varie forme di vita vegetale e animale. Le sue insenature ospitano infatti, tordi, murene, polpi, cernie e saraghi e numerosi barracuda che si nacondono proprio nelle rocce. La risalita è allietata dai colori vivaci degli astroides e delle spugne incrostanti.
Lisca Bianca
Relitto di Lisca Bianca - (Difficoltà: impegnativa - Profondità massima 42 m). Ormeggiamo la barca di fronte lo scoglio Lisca Bianca e iniziamo a immergerci su un fondale di circa 6 m. Scendiamo lungo una vasta prateria di posidonia, interrotta da alcune lingue di sabbia. Seguendo una di queste, a circa 28 m di profondità, arriviamo a scorgere la prua di una nave. Per esplorare la poppa invece, dobbiamo scendere sino a 42 m di profondità e ammirare l'elica, perfettamente conservata, dietro la quale si nascondono una timida cernia e alcune musdee. Le paratie della stiva ospitano invece, colonie di murene, saraghi, aragoste ma anche spirografi, pinne nobilis e enormi stelle marine.
Le Formiche
Le Formiche di Panarea (Difficoltà: facile - Profondità massima 24 m) - Iniziamo la nostra immersione mantenendo gli scogli alla nostra sinistra. I fondali sono abitati da triglie, tordi e piccole cernie e sono ricoperti da pinne nobilis, mentre a mezz'acqua nuotano saraghi, occhiate e piccoli pesci pelagici. Proseguendo nel nostro percorso incontreremo una piccola franata di rocce lisce tempestate da moltissimi ricci, perfetto riparo per corvine, polpi e murene.