Petralia Soprana, il paese più alto delle Madonie
Uno sguardo incantato alla Sicilia, dall'alto dell'antica Petra
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Petralia Soprana, eletto Borgo dei Borghi 2019, è il più alto paese delle Madonie. Domina un ampio paesaggio che spazia dalle cime innevate dell'Etna, alla città di Enna e ai monti del palermitano e poi le ampie vallate e i corsi d'acqua delle campagne che la circondano.
Le origini di Petralia si suppone che risalgano all'antica Petra, città fondata dai Sicani per meglio difendersi dai continui attacchi del nemico. Potrebbe aver conosciuto un insediamento greco, ma si hanno notizie certe soltanto a partire dal III secolo a.C. sullo sfondo della guerra tra Romani e Cartaginesi.
Nel IX secolo fu conquistata dagli arabi e ribattezzata Batraliah. Nel 1062 fu conquistata dai normanni, il conte Ruggero ne fortificò il castello, le torri e i bastioni esistenti.
Nel 1258 passò alla contea dei Ventimiglia di Geraci e nel 1396 alla contea di Collesano. Da allora vide il susseguirsi dei Centelles, dei Cardona e infine dei Moncada e degli Alvarez de Toledo.
Ancora oggi il paese conserva la struttura urbanistica di tipo medievale con le tipiche stradine che si snodano tra palazzi nobiliari e chiese, con le piazze circondate da suggestive costruzioni che si affacciano a meravigliosi belvedere. Petralia Soprana fa parte del circuito dei Borghi più belli d'Italia.
Le tappe del nostro itinerario
Chiesa Madre
La chiesa Madre, intitolata ai SS. Apostoli Pietro e Paolo, in piazza del Duomo, è probabilmente di costruzione tardo-medievale. Riedificata in seguito, subì modifiche all'interno e divenne a due navate; inoltre vide altre trasformazioni e ampliamenti all'inizio del 700, quando venne impreziosita da stucchi barocchi.
Alla fine del 700 venne aggiunto il portico esterno, opera dei Serpotta, e il campanile ad oriente. Il portale d’ingresso è quattrocentesco, mentre l'interno, oggi a croce latina e diviso in tre navate, custodisce la "Madonna dell'Udienza" di Antonello Gagini, la "Madonna della Catena" di Giorgio da Milano, una Pietà di Giuliano Mancino, un tabernacolo ligneo di Pietro Bencivinni e il primo dei 33 crocifissi lignei di Frate Umile Pintorno da Petralia.
Il crocifisso si può ammirare nella navata destra della chiesa. Già in esso sono presenti le caratteristiche peculiari delle opere future, tra cui spiccano l'ampia corona a più giri di spine ed una drammaticità esasperata del volto, nel quale è possibile scorgere, da angolazioni diverse, le tre espressioni di Cristo: agonizzante, sorridente, morente.
L'opera è a grandezza naturale, ricchissima di particolari anatomici, come la bocca socchiusa da dove si intravede la lingua e i denti in tutta la loro naturale forma, la ferita profonda del costato attraverso la quale si intravedono le viscere.
Chiesa di Santa Maria di Loreto
Affascinante la chiesa di Santa Maria di Loreto, edificata sui resti del Castello, riedificata nel XVIII secolo sui resti di un'altra chiesa sempre con pianta a croce greca. E' di notevole interesse il prospetto barocco con i due campanili simmetrici dalle guglie variopinte. Al centro del santuario è possibile ammirare una cupola sorretta da quattro pilastri che rappresentano i quattro evangelisti.
L'interno è un vero museo di opere d'arte: nella sacrestia si trovano 16 pitture molto prestigiose, opere di Giuseppe Galbo da Castelbuono del 1783, sulla volta ce ne sono altre eseguite da Domenico Manzo da Palermo del 1780. Ma l’oggetto di maggior valore presente nella chiesa è, senza dubbio, un armadio in noce di Franco Li Pira sul quale sono stati realizzati disegni che raffigurano l’Apostolato.
Lungo la via Loreto, che conduce alla chiesa e al belvedere, è ben visibile una tabella in ceramica che fungeva da segnavia per la processione.
Piazza San Michele
La piazza prende il nome dall'omonima chiesa dedicata al santo, costruita nel XVII sec su un'altra preesistente. Al centro la grande fontana. A fare da sfondo il Palazzo Sabatini - Salvia.
Piazza del Popolo
E' una larga piazza quadrangolare la cui sistemazione attuale risale al 1929, quando fu rasa al suolo l'antichissima chiesa del Carmelo. Il monumento al centro della piazza è un'opera di Antonio Ugo da Palermo. alla base di un'altra stele marmorea è simboleggiato l'altare della Patria, raffigurante l'eroe, la madre e il figlio.
Sulla piazza si affaccia il palazzo municipale. Ex convento dei Carmelitani del XVI sec., il prospetto è in stile neogotico.