Piccoli, diversi, meravigliosi musei siciliani
Un itinerario attraverso alcune piccole realtà museali della Sicilia di inaspettata bellezza e grande interesse
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L'annuncio della graduale riapertura dei musei a partire dal 18 maggio - data che coincide con la Giornata internazionale dei musei - costituisce un importante segnale di fiducia e di speranza nel futuro.
Tra l'altro, in quest'anno tanto particolare e drammatico, il tema dell'edizione 2020 è "Musei per l'eguaglianza: diversità e inclusione", che pone all'attenzione e alla riflessione di tutta la comunità museale il ruolo sociale degli Istituti culturali, la loro potenzialità nell'essere agenti di cambiamento, realizzando azioni per favorire la fruizione e la partecipazione da parte di tutte le persone.
Particolarmente attenti alle diversità sono sempre stati i Piccoli Musei, realtà culturali minuscole di dimensioni ma straordinariamente grandi per bellezza e vitalità, che da svariati anni si sono raccolti in una [www.piccolimusei.com].
Perché c’è un sentire comune tra i Piccoli Musei, si trovino questi in Valle d'Aosta o a Lampedusa, un "sentire" dovuto al fatto che i Piccoli Musei hanno sempre percepito di essere diversi dal modello ufficiale di museo. L'Associazione Nazionale Piccoli Musei ha voluto dare a questo "percezione" un luogo di incontro e di riflessione.
Anche in Sicilia alcuni Piccoli Musei hanno deciso di fare parte dell’associazione. Nelle tappe dell’itinerario che di seguito proponiamo potete scoprirne i profili e le loro attività...
Rete Museale e Naturale Belicina
Il sistema museale comprende 26 musei dislocati in tutto il territorio della Valle del Belìce (i comuni coinvolti nella rete sono: Camporeale, Contessa Entellina, Gibellina, Castelvetrano, Menfi, Partanna, Poggioreale, Roccamena, Salaparuta, Sambuca di Sicilia, Salemi, Santa Margherita di Belìce, Santa Ninfa e Vita).
La Rete dei musei è nata per raccontare una storia, che non è solo quelle dei singoli luoghi, ma quella di tutti i paesi della Valle, per riflettere sul concetto di appartenenza e di comunità. La storia delle arti antiche, del suo territorio e paesaggio, delle sue modificazioni geologiche, dei grandi maestri del contemporaneo, è già documentata in alcuni musei già fortemente strutturati e storicizzati e in altri di recente formazione.
La Rete nasce dalla consapevolezza, che solo attraverso la creazione di una "sistema" si possano superare i limiti, per una significativa valorizzazione del ricchissimo ed inestimabile patrimonio di cui la popolazione dei luoghi sono diretti testimoni. L'idea è quella di operare per un museo del territorio del Belìce, che a partire dalle singole istituzioni, dia una lettura continua della storia, dell’arte, della cultura materiale, dell’architettura e del paesaggio e che ne consenta la conoscenza, conservazione e valorizzazione. [www.retemusealebelicina.it]
Museo "Cultura e Musica Popolare dei Peloritani"
Concepito secondo i più aggiornati indirizzi museografici, il Museo "Cultura e Musica Popolare dei Peloritani", attivo dal 1996, si configura come un'esperienza esemplare per la conservazione e la fruizione di una porzione significativa del patrimonio di cultura di tradizione orale siciliana.
Oltre a ricostruire la lunga e complessa vicenda organologica dello strumentario musicale popolare, ordinato secondo le classiche famiglie degli aerofoni, cordofoni, membranofoni ed idiofoni, il percorso espositivo evidenzia, con l’ausilio di un ricco apparato iconografico, schede didattico-informative e supporti video, i caratteri tipici di ogni strumento, ovvero le occasioni d’uso, le funzioni cerimoniali assolte, le modalità di costruzione e le tecniche di accordatura.
Accanto agli oltre 150 strumenti musicali e da suono che fanno parte dell’originale collezione museale, unica nel suo genere in Sicilia, è possibile osservare anche oggetti agro-pastorali, quali utensili di lavoro e manufatti lignei d’uso quotidiano, che segnalano il più vasto orizzonte di cultura materiale e di comunicazione interpersonale entro il quale si collocano i "produttori di suono".
Il suggestivo viaggio tra i suoni strumentali della tradizione, che si sviluppa in quattro sale, propone anche uno spazio multimediale di approfondimento, articolato in una sezione bibliografica, una postazione video ed un’area digitale per l’ascolto dei repertori strumentali e vocali di festa e di lavoro. [www.museomusicapeloritani.it]
MusIF - Museo dellInformatica Funzionante
Dopo 10 anni di appassionata ricerca e catalogazione, i membri di tre organizzazioni differenti (il Freaknet Medialab, il Dyne.org e il Poetry Hacklab) hanno realizzato il loro progetto-sogno: l'istituzione di un Museo dell'Informatica Funzionante.
Un luogo dove i visitatori, sia fisicamente sia attraverso Internet, possono usare computer storici, conoscere la loro storia, imparare i rudimenti dell’elettronica e dell’informatica e condividere un pezzo del percorso di chi lo ha realizzato. Un luogo dove preservare, riparare, conservare, digitalizzare e condividere in rete un patrimonio fatto di hardware ma anche di documentazione, software, schemi elettrici, libri e media di vario tipo.
Al MusIF è raccolto un patrimonio di quasi 2000 computer storici risalenti fino agli anni '60, molti dei quali (dopo le opportune riparazioni) perfettamente funzionanti.
L'idea museale del MusIF è assolutamente differente rispetto a quella classica: in questo luogo gli oggetti del "mondo dell'informatica" devono essere toccati, provati, accesi, caricati e giocati! Un museo, insomma, di notevole valore didattico e formativo. [http://museo.freaknet.org/it/]
Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva
L’ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva nasce da un lavoro di ricerca e comunità sulla memoria e sul presente del rapporto tra la città di Palermo e il mare. Il lavoro è stato ideato e condotto da CLAC all’interno del progetto MARE MEMORIA VIVA sostenuto dalla Fondazione con il Sud attraverso il bando storico-artistico 2011. Partner istituzionali sono l’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo e la Soprintendenza del Mare.
Per costruire Mare Memoria Viva si è lavorato nei quartieri della fascia costiera della città per delineare una mappa di comunità del frontemare di Palermo, incontrando e intervistando gli abitanti e la gente di mare, mappando i luoghi significativi del territorio, raccogliendo storie, fotografie, video e ricette, organizzando attività e incontri in spazi pubblici e luoghi di aggregazione.
Da questo lavoro nasce l’ecomuseo: uno spazio di culture e relazioni che si rivolge tanto ai turisti quanto ai residenti, coinvolgendo direttamente gli abitanti nel censimento e nella valorizzazione del patrimonio.
Al corpus iniziale di materiali raccolti attraverso il lavoro di comunità si aggiungono foto e filmati dei bellissimi archivi del CRICD -Centro Regionale per il Catalogo e la Documentazione, del progetto Mare Negato e di autori, artisti e abitanti della città che hanno condiviso qui il proprio lavoro.
L'ecomuso ha sede nell'Ex deposito delle locomotive di S. Erasmo, un elegante padiglione con una particolarissima e preziosa struttura in ghisa coperta da un tetto a quattro falde con lucernai.
L'edificio si affaccia sulla foce del Fiume Oreto e sul mare. Nell’ex deposito locomotive - che appartiene ed è stato restaurato dal Comune di Palermo nel 2004 - si tengono mostre, laboratori, incontri e conferenze. [www.marememoriaviva.it]
SirMuMa Museo del Mare di Siracusa
Il SirMuMa Museo del Mare di Siracusa, si trova nel cuore di Ortigia, e in esso si coglie la grande tradizione marinara della città. Oggetti, opere, manufatti, immagini e documenti descrivono lo stretto rapporto tra la città e il suo mare.
Il Museo del Mare si trova all’interno della chiesa di Santa Maria in Ara Coeli (in via Gaetano Zummo vicino piazza San Giuseppe), a due passi da Piazza Duomo. Nel Museo troviamo una ricca collezione di attrezzi per la costruzione manuale delle imbarcazioni in legno, e una collezione di modelli di imbarcazioni, rara e interessante la collezione di reperti del capitano Giuseppe Gaetano Rodante.
Casa Museo del Sapone
La Casa Museo del Sapone di Sciacca è un vecchio fabbricato rurale dei primi dell'ottocento, interamente restaurato, dove scoprire il meraviglioso mondo dei saponi, la cui storia risale già al 2800 a.C.
Il sapone all'olio di oliva rappresenta a tutti gli effetti un prodotto tipico della tradizione mediterranea, dove si è sempre prodotto, contribuendo anche all'economia di molte città del nostro territorio. Se pensiamo al sapone di Marsiglia (Francia), a quello della Castiglia (Spagna) o a quello di Aleppo (Siria), tutti questi saponi sono a base di olio extra vergine di oliva, l’oro verde del mediterraneo. [www.casamuseodelsapone.it]
I ferri du misteri
A Castanea delle Furie, l'arte rurale, contadina e marinara dei Peloritani. Sellai, tappezzieri, decoratori, fotografi, acquafioristi, falegnami, arrotini, peltrai, orafi, miniaturisti, liutai, tessitori, musicanti e mosaicisti. Gli antichi mestieri, che rischiano l'estinzione, presentano un elevato grado di professionalità e costituiscono un valore che non vogliamo disperdere.
Avvicinare i giovani a quello che possiamo considerare un patrimonio culturale e storico del nostro Paese, vuoi dire anche fornire loro anche una prospettiva di lavoro che possa raggiungere, perché no, un mercato selezionato e in espansione. Oggetti, che ci riportano indietro nel tempo, arnesi e utensili vari nei quali sono impressi i segni della fatica dei campi, dell’usura e della vita domestica.
Tutto questo mondo è ben custodito all'interno di uno stabile Seicentesco, già sede della prima farmacia del paese di Castanea nel 1700. [www.iferridumisteri.it]
Museo dellAntica Farmacia Cartia
La Farmacia Cartia ha aperto i battenti l'11 luglio del 1902 grazie a Guglielmo Cartia (senior). La prima Farmacia si trovava al pianterreno del Palazzo Porcelli-Battaglia-Veneziano-Sgarlata dove era in affitto. Poi, nel 1985, l'attività si trasferì nei bassi di Palazzo Spadaro, del quale la famiglia comprò due stanze.
I mobili sono stati realizzati a mano da Emanuele Russino, un ebanista di Scicli, su copia di alcuni mobili di una farmacia di Catania, la farmacia Spadaro-Ventura, di cui si era innamorato Guglielmo appena laureato. Di Gentile, il dipinto in stile liberty che campeggia sullo specchio principale all’interno della farmacia.
Da tre generazioni i Cartia sono farmacisti e speziali, capaci di curare con erbe e prodotti naturali. Con il passare del tempo e l'avanzare dell'industria farmaceutica, in farmacia compaiono i primi medicinali di Carlo Erba e Angelini. La Farmacia chiuse nel 2002, quando la Via Francesco Mormino Penna divenne Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Oggi conserva ancora intatti negli scaffali barattoli con le essenze naturali, ampolle, boccette, bilancini, ceramiche e un antico registratore di cassa: un vero museo di se stessa.
Location delle fiction RAI Il Commissario Montalbano e Il Giovane Montalbano, è stata riaperta al pubblico nella nuova veste di sito culturale il 6 aprile 2014 grazie all'impegno dell'Associazione Culturale "Tanit Scicli".
Casa Museo "Stanze al Genio"
Una collezione di quasi 5000 esemplari di mattonelle in maiolica dal XV al XIX secolo prodotte in italia all'interno di una Casa Museo in un palazzo storico di Palermo.
La fontana del Genio della vicina Piazza Rivoluzione ha dato origine al nome della Casa Museo "Stanze al Genio" che ha sede in un appartamento privato all'interno di una parte del piano nobile di Palazzo Torre Pirajno. Il Palazzo si trova nel quartiere storico della Kalsa ed è stato edificato tra la fine del XVI secolo e gli inizi del XVII secolo nell'antica via Porta Termini oggi denominata via Giuseppe Garibaldi.
Le otto sale visitabili del piano nobile sono state interamente restaurate e tale intervento ha permesso di recuperare i decori originali celati da strati di intonaco, i lambris e buone parte delle pavimentazioni d'epoca. [www.stanzealgenio.it]
Museo Epicentro
Poco distante dal centro di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), a Gala, antico casale del passato storico, sorge il Museo Epicentro, unico nel suo genere in Italia, dove tutto è arte, dall'antica pietra di mulino, alla piazzola che dà una visione panoramica del giardino con il suo verde che, percorso da piccoli vialetti in pietra, consente al visitatore di vivere l'arte sotto le fronde del noce, degli agrumeti, in un'oasi di pace.
Un giardino spirituale, una struttura particolare per una grande raccolta internazionale d'arte contemporanea su mattonelle.
Creato nel 1994 dall'artista Nino Abbate, che da un'idea "folle" partorita dalla sua fantasia creativa è riuscito a coinvolgere oltre novecento artisti affermati italiani e stranieri a imprimere una testimonianza della loro arte su delle mattonelle in cotto (tutti pezzi unici). [www.museoepicentro.com]
Polo Museale di Ciminna
Il Polo Museale di Ciminna ha come sede l'ex Ospedale Santo Spirito, una struttura fondata nel XVI dai Signori di Ciminna, Paolo e Giovanna Ventimiglia, con lo scopo di accogliere gli ammalati poveri, i pellegrini e i forestieri di passaggio.
Attraverso una progettazione condivisa tra la Soprintendenza dei BB.CC.AA di Palermo, il Comune di Ciminna e l'Associazione Culturale Genesis, il Polo Museale si articola in 4 sezioni: 1) Demo-etnoatropologico; 2) Beni artistici; 3) Beni archeologici; 4) Archivio storico comunale.
Oggi il Polo Museale è entrato a far parte di un progetto di valorizzazione e di comunicazione dei Beni Culturali, ovvero il Museo Diffuso Territoriale parte integrante della realizzazione delle stanze espositive e del recupero dei Beni Culturali del territorio. [www.muditeciminna.com]