Pozzallo, terrazza sul Mediterraneo
Nel Sud Est siciliano, spiagge dorate e mare cristallino dove sempre sventola la Bandiera Blu
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Sulla costa sud orientale della Sicilia, adagiata nella fascia costiera tra il Mar Mediterraneo e le vallate dell'altopiano ibleo, sorge Pozzallo, delizioso comune del ragusano che si affaccia sul mare.
Pozzallo dista dal capoluogo circa 31 km e si sviluppa lungo la fascia costiera disegnando un'ampia insenatura che va da Punta Raganzino sino al litorale sabbioso della Marza. Il suo territorio quindi, è prevalentemente pianeggiante ma si innalza leggermente in prossimità delle colline di Modica.
Foto di Mazzarò - Opera propria, CC BY-SA 4.0
Oltre ad essere l'unico comune del ragusano ad affacciarsi sul mare, Pozzallo detiene un altro importante primato, difatti è il comune più a sud d'Italia, superato soltanto dalle isole di Lampedusa e Linosa. Si tratta di un comune dinamico con tantissime associazioni ricreative e sportive, gruppi giovanili che contribuiscono, soprattutto nel periodo estivo, ad animare le serate e la vita notturna, con i caffè concerto, le rassegne dedicate alla musica e all'arte, le mostre o i convegni.
Famosa, durante la settimana di Ferragosto è ad esempio la Sagra del pesce per la quale viene allestita un'enorme padella del diametro di circa 4 metri dove seppie, polpi, calamari e gamberoni vengono cotti e poi degustati dai numerosi presenti.
La città ha un patrimonio naturale veramente suggestivo con il mare limpido dai colori mutevoli e dalle lunghe spiagge di sabbia fine e dorata che ogni estate si riempono di turisti, giunti qui per fare un bagno o per prendere la tintarella. Il suo patrimonio naturale è talmente bello e suggestivo da farle meritare l'appellativo di 'Città terrazza sul Mediterraneo'.
Origini della città - Il nome Pozzallo deriva da Puteus -alos, che significa pozzo sul mare, probabilmente per la presenza di pozzi d'acqua dolce, come le sorgenti di Pozzofeto e della Senia, che abbondavano lungo la costa dai quali si rifornivano i velieri.
Sebbene alcune scoperte archeologiche del primo '900 hanno testimoniato la presenza di insediamenti umani risalenti all'epoca classica, Pozzallo assunse un'importanza storica intorno al XV secolo con la costruzione, da parte dei Chiaromonte conti di Modica, di un Caricatore per l'imbarco delle merci da spedire via mare a Malta o in altre zone del Mediterraneo.
Con il porto Pozzallo diviene ben presto uno dei centri più attivi dell'isola. Sotto i Conti Cabrera, succeduti ai Chiaromonte nel 1392, furono costruiti nuovi magazzini e un pontile per l'ormeggio delle navi e per difenderli dalle frequenti incursioni dei pirati, Giovanni Bernardo Cabrera nel 1429 fece costruire l'omonima Torre. Il nucleo più antico della città di Pozzallo nacque proprio alle spalle della fortezza medioevale. Per molti secoli il paese è stato considerato frazione di Modica sino al 1829 quando divenne comune autonomo.
Le tappe del nostro itinerario
Piazza della Rimembranza
Pozzallo ha una pianta molto regolare e simmetrica con agglomerati urbani di recente costruzione. Il fiore all'occhiello e centro della città è Piazza della Rimembranza, ornata da 46 palme mediterranee che fanno da corona al monumento bronzeo ai caduti.
Le palme seguono il perimetro rettangolare della piazza sullo sfondo dei tanti bellissimi palazzi in stile liberty costruiti a inizio '900 come Palazzo Pandolfi, Palazzo Giunta e Palazzo Musso, al cui interno si trovano diverse stanze pregevolmente affrescate. Adiacente alla Piazza delle Rimembranze, si trova la Piazza della Madonnina con una piccola grotta che ricorda il miracolo di Lourdes.
Il Palazzo Comunale
Lungo il Corso Vittorio Veneto si trova invece, il Palazzo Comunale, immerso nel verde della Villa Comunale, mentre alla periferia di Pozzallo è situata la Villa Tedeschi, un tempo residenza dei marchesi Rizzone Tedeschi e oggi proprietà del comune e scenario di alcune manifestazioni dell'estate Pozzallese.
Lungo il litorale si erge la Torre Cabrera, antica fortezza e simbolo della città, fatta costruire agli inizi del XV secolo dal conte Giovanni Bernardo Cabrera per difendere la zona costiera dai velieri pirata che in quel periodo depredavano i magazzini colmi di grano del Caricatore. La torre era armata di tutto punto con soldati e artiglieri, sulle terrazze c'erano cannoni di diversa dimensione, mentre i cavalleggeri sorvegliavano la costa.
Al suo interno viveva inoltre, il 'Regio Maestro Portolano' che era responsabile di tutte le operazioni di vendita e di imbarco che si svolgevano nei magazzini. Trovandovi riparo e protezione, gli abitanti del luogo fondarono qui il primo agglomerato urbano formato da un centinaio di persone fra pescatori e soldati.
Piazza San Pietro
Per quanto riguarda l'architettura sacra bisogna assolutamente visitare la chiesa Madre dedicata alla Madonna del Rosario, che si trova di fronte al comune e fu fatta costruire alla fine del XIX sec. La facciata iniziata nel 1878 fu terminata nella prima metà del '900 e presenta due ordini e tre portali e si erge su una scalinata. L'interno ampio e luminoso ha pianta a croce latina, con tre navate, pilastri e lesene con capitelli ornati.
La chiesa ospita vari capolavori come la splendida Via Crucis in bronzo del 1969 e un pulpito del 1910 dell'ispicese Raffaele Caruso, costruito da pannelli in legno istoriato. L'altare maggiore ospita una statua in cartapesta eseguita da Giorgio Assenza di Modica, mentre gli stucchi della Cappella del Sacramento, nella navata sinistra, sono opera di Antonino Assenza e, sempre dello stesso autore, un gruppo scultoreo a stucco, di ispirazione serpottiana, riproducente un angelo con puttini.
Chiesa di Santa Maria di Portosalvo a Pozzallo - Foto di Mazzarò - Opera propria, CC BY-SA 4.0
Molto bella anche la Chiesa di Santa Maria di Portosalvo del 1740, il cui prospetto principale è volto verso la Torre Cabrera e ha il frontone decorato con motivi floreali. Inizialmente aveva il tetto in legno e il pavimento in pece, ma nel 2005 è stata abbattuta e ricostruita per motivi di sicurezza. La nuova Chiesa ha uno stile molto diverso con disegni nettamente geometrici e strutture portanti in cemento armato. All'interno ospita ancora il simulacro in legno raffigurante l'Addolorata, scolpito dallo scultore Angiolini e donato a Pozzallo nel 1822.