Roccapalumba, Paese delle Stelle e... del Ficodindia
Dal lontano passato all'infinito universo... un weekend di relax immersi nella natura
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A circa 60 km da Palermo, nella Valle del Fiume Torto, sorge Roccapalumba sovrastata da un'imponente e suggestiva Rocca di tipo dolomitico. Fondata nel XVII secolo dalla Principessa Maria Anzalone Orioles, il 'Paese delle stelle' come oggi viene chiamato, si eleva a circa 500 metri sul livello del mare ed è immersa in una cornice naturale di grande bellezza.
Il territorio, costituito da basse colline e piccole valli, infatti è ricoperto da macchie boschive di eucaliptus, pini, querce, castagni, frassini, ulivi e mandorli che, soprattutto nella bella stagione, ricoprono il paesaggio di mille colori. La Rocca, ai piedi della quale è adagiato il paese, inoltre è un'area di grande interesse naturalistico perché costituisce l'habitat ideale per numerose specie di animali, soprattutto uccelli come l'assiolo, la poiana, la coturnice, il picchio, il grillaio, il gheppio, l'upupa che trovano rifugio tra le fronde degli alberi del bosco o piccoli e simpatici mammiferi come la donnola, il coniglio, la volpe, il riccio, la martora e la lepre che vivono nel sottobosco.
Foto di sicilia-nostra.it, CC BY 3.0
Chi volesse allontanarsi per qualche giorno dal caos della città e trascorrere un week end all'insegna del relax può seguirci in questi luoghi di pace che favoriscono il contatto diretto con la natura e permettono la rigenerazione del corpo e dello spirito.
Roccapalumba propone un itinerario turistico-culturale per la cui promozione è stato coniato lo slogan ''Dal lontano passato all'infinito universo''. Qui infatti, antico e moderno trovano una loro linea di continuità: da un lato si possono ammirare i resti di un glorioso passato come monumenti, chiese e tombe rupestri, dall'altro le più moderne infrastrutture permettono l'osservazione del cielo e richiamano tantissimi astrofili, desiderosi di contemplare la volta celeste e il firmamento.
Le tappe del nostro itinerario
Tombe rupestri
Cominciando il nostro percorso dalle testimonianze che il passato ci ha lasciato, non possiamo di certo trascurare i resti antropologici e archeologici del territorio, a cominciare dal complesso delle tombe rupestri del IV o V secolo che altro non sono che sepolture cristiane scavate e incastonate nel terreno, fino al settecentesco lavatoio di contrada Pizzuta, che ricorda un momento della lavorazione della lana e fa parte del contesto rurale rappresentato dall'adiacente masseria e dall'abbeveratoio.
Il lavatoio è costituito da due vasche adiacenti in muratura il cui muro divisorio è coperto da lastre in pietra. I piani inclinati delle due vasche sono in pietra e presentano al centro una fontana da cui un tempo fuoriusciva l'acqua. Un'altra struttura simile, non coperta, si trova in contrada Calvario nella frazione di Regalgioffoli (un centro di origine araba sorto attorno ad un antico casale mussulmano) ed è probabilmente di epoca precedente.
Mulino Fiaccati
Da non perdere è pure il mulino ad acqua sul fiume Torto, situato in contrada Fiaccati, costruito nel 1880 da maestranze fiorentine e rimasto attivo sino agli anni '50. L'edificio, costruito in pietra locale, è costituito da un corpo centrale suddiviso in tre parti da due archi a tutto sesto, al cui interno si trovano due impianti per la molitura con due grosse macine in pietra, azionate da ruote in ferro con eliche.
In ambienti adiecenti un tempo c'erano anche l'alloggio del mugnaio, il deposito dei cereali da molire e la stalla per le bestie da soma. A questo si aggiungeva un sistema di canalizzazione e invasi che permetteva il funzionamento del mulino anche nel periodo estivo.
Chiesa della Madonna della Luce
Dal punto di vista artistico Roccapalumba mette a disposizione diverse splendide chiese come quella di Maria SS. del Rosario, fondata nel 1819 dai baroni Giacomo Gloriando Lo Suiglio e Giuseppe Denaro, ad unica navata custodisce il pregevole gruppo ligneo della Vergine col Bambino e San Domenico degli inizi dell'800, o la Chiesa della Madonna della Luce, dal cui sagrato è possibile ammirare un paesaggio mozzafiato.
Per coloro che amano le tradizioni il paese ospita il Museo del Territorio, fondato nel 1989 da Filippo Salvatore Oliveri e da Giuseppe Anzalone e sistemato in una ricca casa della seconda metà dell'800. La struttura ospita utensili e manufatti riguardanti la coltivazione del grano e la panificazione, la pastorizia e la produzione casearia, la coltivazione della vite e la vinificazione e altri oggetti caratteristici dei mestieri del fabbro e del calzolaio. Il museo inoltre raccoglie e valorizza canti, usi, preghiere, tradizioni, modi di dire e soprannomi e dispone di un fornito archivio di audiovisivi di feste e processioni di Roccapalumba, cartografie, mappe, incisioni ecc.
Osservatorio astronomico
Chi visita il 'Paese delle stelle' inoltre, non può fare a meno di recarsi al Planetario dove si può assistere alla proiezione della volta celeste di più di 1600 astri a scopo didattico. Ovviamente si tratta di un cielo in miniatura simulato con estremo realismo da un proiettore ottico che rappresenta stelle, pianeti e i principali fenomeni del cielo.
Da vedere anche l'Osservatorio Astronomico, inserito nella rete degli Osservatori Popolari d'Italia. L'edificio, che si trova nella frazione di Regalgioffoli, è composto da un piano terra e da due elevazioni, sull'ultima delle quali, all'interno di una cupola di zinco, è posta una specola. Quest'ultima ospita un telescopio newtoniano di notevole potenza, in grado di percepire anche la debolissima luce di stelle e galassie lontane decine di anni luce dalla terra. La presenza di questo Osservatorio Astronomico rende il comune di Roccapalumba punto di riferimento per gli astrofili siciliani.