Sotto il cielo stellato (Michelin) della Sicilia
Un itinerario per i ristoranti stellati dell'Isola, tra riconferme e nuovi nomi della cucina gourmet siciliana
Dove
- Hai un ristorante che vuoi rendere visibile? Fallo ora gratuitamente - CLICCA QUI
E anche quest'anno il cielo della ristorazione siciliana si è illuminato di Stelle (Michelin). Una nuova se ne è accesa, le doppie sono rimaste tali e una è stata spenta.
Le novità sono: la stella conquistata dalla Vineria Modì, a Taormina, guidata dalla giovane e brillante chef Dalila Grillo, classe 1994, nata a Catania in una famiglia di ristoratori, e la stella persa dal Gagini Restaurant per via della fine, ad ottobre, della collaborazione con lo chef Mauricio Zillo.
Per il resto, "La Madia" di Pino Cuttaia, a Licata e "Il Duomo" di Ciccio Sultano a Ragusa continuano ad essere presenti nella prestigiosa guida con due stelle, e due stelle sono rimaste al St. George di Heinz Beck e Salvatore Iuliano a Taormina.
Di seguito, mettendo a capo i due storici bistellati e poi di seguito tutti i monostellati (vecchi e nuovi), i profili, o meglio, il punto di vista della Guida Michelin per ogni ristorante premiato.
Le tappe del nostro itinerario gourmet
La Madia** - Licata
Oltre a mettere in luce il meglio della Sicilia, Pino Cuttaia si adopera nell’elaborare una cucina che possa essere comprensibile a tutti; proposte gastronomiche che risveglino - in un certo senso - il gusto della memoria, i sapori di casa e, perché no, le ricette della nonna.
"La memoria è l'ingrediente segreto di piatti che raccontano una storia", sostiene Cuttaia, e lui fa capolino sempre in sala per illustrarli ai suoi ospiti. La nostalgia emotiva della sua cucina è fortissima, ma lo sono anche la ricerca e l'innovazione; uno straordinario lavoro che parte dai prodotti, li trasforma per giungere alla loro essenza, spesso con risultati di grande originalità. [www.ristorantelamadia.it]
Duomo** - Ragusa
Misterioso e allusivo, intessuto di rinvii al mondo siciliano, il menu del Duomo è una delle letture gastronomiche più affascinanti. Spiega i piatti, ma finisce anche per celarli in un chiaroscuro letterario con un'abilità gattopardesca.
È il barocco, quello superbo della chiesa di San Giorgio, che si erge a pochi metri dal ristorante, al termine di una scalinata che sembra voler portare in cielo, e che il cuoco Ciccio Sultano ha tradotto in straordinarie creazioni, che paiono gareggiare in fantasia e stupore con i mascheroni dei palazzi nobiliari. All'interno di Palazzo La Rocca, l'eleganza delle diverse salette è discreta, come il servizio, inappuntabile. Il compito di stupire spetta ai piatti, insieme ad una straordinaria carta dei vini. [www.cicciosultano.it]
Sàpìo* - Catania
Emblema dell’imminente svolta generazionale, che vede il sud progredire e i giovani messi nella condizione di esprimersi e trovare più spazio, Sàpìo è un raffinato ristorante gestito da una giovane coppia.
Roberta Cozzetto in sala con la sua elegante cortesia, Alessandro Ingiulla in cucina intento a preparare piatti che conquistano sia la vista che il gusto con interpretazioni moderne e i freschi prodotti di questa splendida isola. La nuova sede di piazza Gandolfo è elegante e raffinata e tutti i materiali sono stati selezionati con attenzione per celebrare la Sicilia e l'artigianato locale. [www.sapiorestaurant.it]
Zash* - Riposto
Il dedalo di muretti lavici sottolinea la prossimità con l'Etna e l'incanto dopo il cancello d'ingresso sono i tredici ettari di agrumeto con il blu scintillante del mare all'orizzonte.
Lontano dagli itinerari turistici di massa, sussurrano storie di tempi lontani gli ambienti di questo ristorante, ricavato dalla vasca una volta adibita alla fermentazione del vino (ma anche il dehors immerso nella vegetazione mediterranea e le luci soffuse è di grande impatto), mentre le proposte dello chef Giuseppe Raciti sono improntate a una cucina colorata e creativa con ampio utilizzo di prodotti locali e verdure colte nell'orto di proprietà dell'albergo. [www.zash.it]
Shalai* - Linguaglossa
Situato a 650 metri di altezza, a venti minuti dalle stazioni sciistiche ed altrettanti dal mare, il ristorante è rinomato per l’ampio utilizzo di materie prime locali tra cui verdure spontanee da suolo vulcanico e carni dalla storica macelleria della famiglia Pennisi, proprietari della struttura.
Il menu, massima espressione della creatività dello chef Giovanni Santoro, è un crescendo di sensazioni che stupiscono e coinvolgono, in un continuo alternarsi tra pesce e carne, e anche piatti esclusivamente vegetariani. Anche nelle ricette è valorizzata la posizione baricentrica che Shalai geograficamente vive, nell'equa distanza tra il mare e 'A Muntagna (l’Etna). Scelta territoriale anche per quanto riguarda la cantina che racconta l'eccellente vocazione della nuova viticoltura etnea. Gioia e benessere: shalai, in dialetto siciliano! [www.shalai.it]
Coria* - Catania
Nuova casa per una vecchia conoscenza della guida: lasciata la precedente sede di Caltagirone, Coria trova casa a Catania, in pieno centro, tra palazzi d'epoca e viali punteggiati da oleandri. Un servizio attento, un ambiente di sobria eleganza dove spiccano alcune opere di Nunzio Fisichella (artista "devoto" all'Etna e ai suoi umori).
La cucina, guidata sempre da Domenico Colonnetta e Francesco Patti, continua a essere italiana con richiami siciliani, ma squisitamente delicata in tutte le sue sfaccettature: prodotti, salse, cotture, aromatizzazioni… Nulla è forzato. Circa la selezione enoica, la brava sommelier vi racconterà la regione, l'Italia oppure l'intero vecchio continente. A fine pasto, impedibile un assaggio di Marsala stravecchio di Intorcia. [www.ristorantecoria.it]
Ristorante St. George by Heinz Beck** - Taormina
Sala elegante dall'atmosfera vagamente british, appena il tempo si fa bello ci si trasferisce volentieri in terrazza, di fronte ad un lussureggiante giardino con piscina a sfioro e, sullo sfondo, vista sullo stretto di Messina. Siamo a Taormina.
La cucina è frutto della collaborazione tra Heinz Beck e il resident chef Salvatore Iuliano. Del cuoco tristellato Salvatore, di origini calabresi, riprende la naturale eleganza e certe intuizioni gastronomiche, ma vi aggiunge un'appassionata e colorata interpretazione mediterranea. [www.theashbeehotel.it]
Otto Geleng* - Taormina
L'ambiente traduce l'eleganza tipica della destinazione e ricorda le ville isolane di un tempo: solamente "otto" i tavoli incorniciati in un terrazzo fiorito di buganvillee e affacciati sulla baia di Naxos e sull'Etna. I dettagli della mise en place sono ricercati e anch'essi rimandano ai fasti di un'antica dimora.
Lo chef Roberto Toro è sempre alla ricerca di menu capaci di raccontare la sua Sicilia, con molte interpretazioni personali. Vincono la tradizione, ma in chiave moderna e l'esaltazione delle migliori materie prime che questa terra offre. Più di 400 etichette di vini sono disponibili per accompagnare questo viaggio gastronomico, con eccellenze autoctone, nazionali e francesi, e molte chicche di piccoli produttori locali. [www.belmond.com]
La Capinera* - Taormina
"La mia cucina è come la mia terra - afferma lo chef-patron Pietro D'Agostino - solare, fresca, piena di tradizioni e al contempo moderna". La stessa impressione è quella riscontrata dagli ispettori, che hanno definito la sua proposta gastronomica come innovativa su base regionale, dove la ricerca delle migliori materie prima diventa simpaticamente maniacale: dal pescato del giorno agli ortaggi, dai presidi Slow Food al caviale di lumaca, attraverso le diverse intensità di oli autoctoni di nicchia.
Se la bella terrazza affacciata sul mar Ionio aggiunge ulteriore charme alla sosta, lo chef firma una linea di prodotti gourmet - IO, Pietro D'Agostino - selezionati insieme a piccoli produttori locali, fieri come lui delle eccellenze dell'isola. In pratica, si lascia La Capinera avendo fatto anche la spesa! [www.pietrodagostino.it]
Signum* - Salina
Locanda di charme e indirizzo una stella Michelin delle isole Eolie, per la precisione a Salina, la giovane chef Martina Caruso praticamente è nata e cresciuta all'interno del Signum; dopo una serie di esperienze formative ha deciso di far ritorno a casa per occuparsi in prima persona della cucina.
Oggi, la giovane cuoca guida una brigata di nove persone. Martina sa come utilizzare al meglio i prodotti vibranti della sua terra, del suo orto e del mare; non nega la loro potenza, riuscendo a giocare - con leggerezza e capacità - anche con l'intensa sapidità di alcuni elementi.[www.hotelsignum.it]
Il Cappero* - Vulcanello
Il Cappero di Vulcano rappresenta il perfetto sogno mediterraneo: incastonato com'è sul promontorio di Vulcanello, a strapiombo sul mare, la sua terrazza regala una vista impareggiabile su tutte le isole Eolie, nonché il menu degustazione dello chef Onofrio Pagnotto che ha sostituito Giuseppe Biuso.
Percorso di piatti tecnici e moderni, raccontati con brio da un piacevole servizio giovane, in cui si alternano con grazia verdure, pesce e carne, sino alla conclusione dolce resa indimenticabile dalla capacità e dal talento del giovane pasticciere. [www.ilcapperoristorante.it]
Vineria Modì* - Taormina
Nel centro storico di Taormina, a un passo dal corso dello struscio e delle tante importanti boutique dai marchi esclusivi sorte negli ultimi anni, l'attività originaria era pub/enoteca e la passione per il vino è rimasta invariata sia nell'ampia e selezionata lista che nella passione di chi in sala ve ne proporrà l'assaggio.
Tutto ciò affiancato dai piatti della bravissima Dalila Grillo, con il fratello Ettore ad occuparsi della sala. Due menù degustazione o una carta da cui scegliere necessariamente tre piatti: le proposte creative ed elaborate si destreggiano tra richiami siciliani e non solo, servite in una raffinata sala interna. Nella bella stagione mangiare ai tavoli all'aperto davanti al passeggio cittadino è particolarmente piacevole. [vineriamodi.com]
I Pupi* - Bagheria
Tony Lo Coco, potrebbe essere il nome di un star del mondo dello spettacolo, invece, lui, lo chef-patron del ristorante I Pupi, a Bagheria, la stella ce l'ha cucita sulla giacca!
Nel corso del 2022 il ristorante ha subito un intrigante restyling: la realizzazione - all’interno della sala - di una cucina a vista. Una postazione in cui si preparano entrée e si definiscono alcuni piatti. Lo chef e la sua brigata si alternano in questa postazione per preparazioni espresse; gli ospiti si avvicinano per osservare l'esecuzione di alcune ricette oppure sostano mentre attraversano la sala per raggiungere il tavolo nel bel dehors.
La linea gastronomica rimane immutata: fedele alla Trinacria, si concede qua e là qualche reinterpretazione fantasiosa e personalizzata. Vivamente consigliati i percorsi degustazione di terra o di mare, ma anche il menu misto per assaggiare di tutto un po', come la versione reinterpretata di un piatto tipico dello street food palermitano, la stigghiola, un involino di budella di agnello. [www.ipupiristorante.it]
Il Bavaglino* - Terrasini
Nuova sede, sempre a Tearrasini (PA), per il ristorante Il Bavaglino che ora occupa gli spazi di un ex edificio per la salatura del pesce; ciò che resta immutato, invece, è lo stile della cucina che si propone in tre percorsi degustazione, "Storie e passioni", "Mura di Casa", "Erba Terra Foglie" (evidentemente vegetariano), da cui si può attingere anche per ordinare à la carte.
Partendo da ispirazioni regionali, lo chef Giuseppe Costa procede senza indugi verso piatti personali e creativi, frutto della commistione tra sapori del territorio ed esperienze individuali maturate dal cuoco, a proprio agio sia con la carne sia con il pesce. L'ispettore consiglia: bottone di gamberi viola locali, rigorosamente crudi, con caviale e olive, rifinito con un coulis di limone e zenzero. [www.giuseppecosta.com]
Locanda Don Serafino* - Ragusa Ibla
Si fatica quasi a scorgerlo lungo la strada che abbraccia il centro storico e, una volta entrati, se ne capisce la ragione: il ristorante è letteralmente scavato nella roccia, pare di entrare nel sottosuolo di Ibla, uno spazio a cui si aggiungono due sale ricavate sotto caratteristici soffitti a botte. Elegante, romantico e raffinato, è veramente un ristorante per una serata speciale e indimenticabile.
Detto tutto ciò, la cucina parrebbe un dettaglio di poco conto, e invece sarà la protagonista della serata: quella dello chef Vincenzo Candiano è un'intelligente rilettura di classici siciliani, l'esperienza gastronomica sarà di grandi livelli, in alcuni piatti memorabile. Ma Don Serafino è anche pernottamento, con una camera proprio sopra il ristorante, le altre raggiungibili con una passeggiata sempre nel centro storico.[www.locandadonserafino.it]
Accursio* - Modica
Nella splendida Modica, città del cioccolato e del barocco, il ristorante si trova nel cuore del centro storico, a pochi metri dal centrale corso Umberto I (il passeggio cittadino), ed è praticamente adiacente al duomo di San Pietro. Ma vale la pena prendersi almeno un'ora per ampliare il giro fino al duomo di San Giorgio, che si innalza trionfale al termine di una scalinata, e da lì passeggiare per le tranquille e panoramiche vie di Modica alta.
Il cuoco, Accursio Craparo, dalle origini contadine ammette di avere un debole per il pane appena sfornato condito con un filo di olio EVO e senza mistero confessa di aver dato vita a piatti definiti dai critici memorabili partendo proprio da certi scarti. Detto questo, siccome tutto è il contrario di tutto, la sua cucina è semplice e leggibile, ma anche giocosa e creativa nel modo in cui Accursio rivisita la tradizione siciliana. [www.accursioristorante.it]
I Tenerumi* - Vulcano
Andare al ristorante "I Tenerumi" a Vulcano, all'interno del Therasia Resort, dove il talentuso Davide Guidara guida un ristorante 100% vegetariano, con una serie di piatti veramente innovativi, è un'esperienza gastronomica tanto originale quanto qualitativamente strabiliante: nessuna scelta, ma un lungo menu degustazione a sorpresa, interamente dedicato al mondo vegetale e basato su prodotti spesso coltivati sull'Isola.
Tra fermentazioni, marinature, ossidazioni, affumicature e tanto altro, il giovane chef dimostra una maestria encomiabile nel dare forza e sapori a piatti vegetariani che vi lasceranno un ricordo indelebile e nessuna nostalgia per la carne, abbinati a bevande (anche non alcoliche) altrettanto sorprendenti. [www.tenerumiristorante.it]
Līmū* - Bagheria
Nella città nota per le splendide ville dell'aristocrazia palermitana, il ristorante Līmū si trova ai margini del centro storico, all'interno di una piccola torre cinquecentesca. Il suo nome omaggia il limone, che a Bagheria fiorisce in abbondanza. Atmosfera elegante e contemporanea e ottimo servizio fanno da contorno alla cucina di Nino Ferreri, che rilegge alcuni prodotti e ricette dell’isola in chiave creativa.
Il risultato sono proposte elaborate che non si fanno dimenticare facilmente, come la poesia dei nomi dei piatti: dal "Ricordo di una scampagnata" a "Domenica è sempre Domenica" (degli ottimi tortelli al ragù). Particolarmente ampia la scelta dei vini al bicchiere. [www.limurestaurant.it]
Mec Restaurant* - Palermo
Nel cuore della Palermo monumentale, in un palazzo cinquecentesco con una corte interna di straordinario fascino, il Mec Restaurant condivide gli ambienti di un museo dedicato a Steve Jobs. Si cena in tre eleganti sale, che mischiano elementi storici come i soffitti affrescati a memorabilia del genio informatico.
Cullati da un ottimo servizio, il cuoco Carmelo Trentacosti vi delizierà con una intelligenza rivisitazione della tradizione siciliana. Dalla melanzana "ammuttunata" alla pasta con le sarde passando per lo sfincione, i classici isolani vi verranno serviti in forme inedite e creative. A fine pasto chiedete di mostrarvi la piazza dal balcone, sarà il coronamento di una serata speciale. [www.mecrestaurant.it]
Principe Cerami* - Taormina
Il menù del ristorante Principe Cerami, all'interno del San Domenico Palace Hotel di Taormina, elaborato dallo chef Massimo Mantarro, vuole essere un ritorno all'essenziale: stagionalità, territorialità e ricerca di produttori locali di nicchia.
La Sicilia è generosa nei sapori e nei colori e offre abbinamenti che permettono di viaggiare dal mare al vulcano. Quest'ultimo trasmette un sapore più ricco e intenso, soprattutto ai prodotti vegetali che dominano il menu. Oltre alla carta e alla possibilità di comporre un proprio menu, "Principe Cerami" rappresenta un ideale tuffo nel Mar Ionio con qualche incursione di terra. La carta dei vini si focalizza sulla regione senza trascurare ottime referenze in Italia e nel mondo. [www.principecerami.com]
Cortile Spirito Santo* - Siracusa
È nell'estremità più meridionale dell'Ortigia, non lontano dal Castello Maniace, che troverete, al Cortile Spirito Santo, la più raffinata espressione della ristorazione siracusana. Siamo negli spazi di Palazzo Salomone Luxury Suites, dove lo chef Giuseppe Torrisi allestisce una cucina creativa, tecnica e autenticamente siciliana per lo spirito barocco ed elaborato dei suoi piatti dai sapori intensi, emozionanti e in alcuni casi davvero indimenticabili.
Il consiglio dell'ispettore Michelin è di provare le specialità ittiche del giorno: dentice, branzino o altro, provenienti da pescatori locali e serviti con un condimento di stagione, asparagi e piselli in primavera, ad esempio, e un coulis di pomodori gialli di Scicli. Per i vini il suggerimento è quello di esplorare le produzioni locali, tra Etna e costa ovest: uno su tutti l'ottimo brut Terzavia VS di De Bartoli. [www.cortilespiritosanto.com]
Crocifisso* - Noto
Nella parte più alta del centro storico di Noto, vicino all'omonima chiesa, troverete una delle più convincenti proposte gastronomiche della zona, il ristorante Crocifisso. In sale dall'atmosfera moderna ed essenziale, l'ottima cucina di Marco Baglieri si fa invece elaborata, quasi barocca, come volesse omaggiare lo stile urbano di una delle più affascinanti città della Sicilia.
Ottima la ricciola in crosta di pane e polvere di peperoni accompagnata da due salse, una alle mandorle e una alle cozze, con una piccola misticanza a rinfrescare il tutto. [ristorantecrocifisso.it]
VotaVota* - Marina di Ragusa
Il ristorante VotaVota è un quadro per gli amanti del mare, che si ammira in tutto il suo splendore dalle pareti vetrate della sala, mentre alle spalle dei clienti c'è la cucina a vista, dove lavorano i due cuochi - Giuseppe Causarano e Antonio Colombo - che propongono piatti di sorprendente qualità e creatività, in cui prevale, inutile dirlo, il pescato.
Tra le proposte che hanno conquistato gli ispettori Michelin, lo spaghetto affumicato con burro e alici, un piatto di cremosità, aromaticità e intensità ottime, un piatto semplice che però denota una buona tecnica e che vale il viaggio! Sul fronte vino, bisogna lasciarsi consigliare dal sommelier, che vi porterà a spasso per la Sicilia, dall'Etna alle isole minori, consigliandovi ottime etichette. [www.votavota.it]