Un viaggio tra i presepi viventi siciliani
Betlemme torna a rivivere in tanti preziosi borghi siciliani
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Tornano i Presepi viventi di Sicilia! Nell'Isola, molti preziosi borghi saranno nuovamente trasformati in piccoli villaggi di Betlemme e, con questo nostro itinerario, vogliamo omaggiare tutti quei siciliani che durante le festività natalizie manifestano, con impegno, la propria passione e dedizione nel ricostruire scenari e paesaggi tipici del periodo della Natività.
Un percorso fatto di cultura, tradizione e fede che invitiamo tutti a vistare, conoscere e vivere.
Le tappe del nostro itinerario
Presepe vivente di Sutera
Il magico quartiere arabo di Sutera, il 'Rabato', ai piedi del monte San Paolino, accoglie, lo straordinario presepe vivente. A fargli da cornice il quartiere più antico della città, contraddistinto da strette viuzze e da case in gesso con 'i dammusi'. Vicoletti illuminati da suggestive 'torce' e falò, case ormai disabitate sono lo scenario di un presepe molto particolare, animato da personaggi tipici e tradizionali riproposti nei costumi, nella gestualità e nelle parole di una volta. Il presepe vivente ripropone la nascita di Gesù Bambino ambientandola in un'epoca idealmente prossima alla fine dell'800 e inizio del '900.
Oggi sono circa un centinaio i personaggi che costituiscono la folla del quartiere Rabato, novella Betlemme siciliana. Gente comune nei panni di contadini, pastori, artigiani, viandanti, tutti impegnati nelle loro attività quotidiane. Una ricostruzione magistrale della città antica che propone diversi ambienti: c'è il gregge, la tessitrice, le lavandaie, il fabbro, il falegname, il carrettiere, l'osteria e tanto altro, il tutto gravita attorno alla Natività. Nella notte di Natale, dopo la celebrazione della Messa nella Chiesa Madre, i personaggi che animano il presepe raggiungono in processione la capanna per adorare Gesù Bambino.
Qui il visitatore diventa parte integrante del percorso dove è possibile conoscere gli antichi mestieri, assistere le donne intente a ricamare o a cardare la lana, il ciabattino che ripara le scarpe insieme ai suoi figli, il fabbro che batte il ferro ardente e ferra i cavalli, vedere l'antico e caratteristico modo di lavare i panni mediante acqua e cenere.
Ci sono inoltre, diversi punti di degustazione di prodotti tipici locali come il vino, i "ceci al maccu" (ceci con crema di fave), il pitirri (una sorta di cous-cous di semola con verdure), la ricotta, il pane fresco con l'olio che contribuiscono a rendere protagonista lo spettatore. Inoltre un gruppo di suonatori e cantori con fisarmonica, chitarre, mandolino e l'immancabile 'ciaramedda' ricrea l'atmosfera natalizia dei tempi che furono, cantando nenie natalizie che ricaldano l'atmosfera.
Presepe vivente di Castanea delle Furie
Un numero di circa 350 comparse mette in scena lo spettacolare Presepe vivente di Castanea che, per le dimensioni e la ricostruzione accurata degli ambienti lavorativi, artigianali e sociali, ha come termine di paragone solo il presepe vivente di Custonaci. Il Presepe vivente di Castanea fa parte integrante della storia del paese ed è stato visitato, negli ultimi anni, da decine di migliaia di persone attratte dagli ambienti urbani ed extraurbani, che ricostruiscono perfettamente quelli tradizionali. Dal mese di ottobre, infatti, tutta la comunità è impegnata a preparare questo allestimento.
La ricostruzione del villaggio di Betlemme è magistrale tra vicoli e 'vanedde'. Possiamo immergerci, con occhi incantati nell'atmosfera magica e surreale di questo presepe tra l'aria frizzante dei Colli Sarizzo, sui Monti Peloritani, nei pressi di Messina, e l'odore pungente della legna che arde nei bracieri. Oltre agli emblemi di una storia sacra, vengono esibiti i manufatti di una memoria storica che testimoniano la storia di un villaggio di cultura agricola e pastorale.
Un itinerario di potente suggestione attraverso i vecchi mestieri. Ci sono infatti, le botteghe artigiane del fabbro e del vasaio, le tessitrici, il maestro d'ascia, l'orafo, il conciatore, il cestaio, le speziali, le pastaie, le fornaie, le ricamatrici, il cuoiaio. C'è la tenda orientaleggiante dei Re Magi, l'alcova di Erode e delle donne del suo Harem, il pretorio romano con alti dignitari adagiati sui triclini che osservano le giovani danzatrici.
C'è il mercato colorito e chiassoso dove si possono ascoltare le caratteristiche 'banniate' dei venditori; le 'mandre' e i capanni dei pastori, i 'pagghiari' siciliani, e la mangiatoia dove riposa Gesù bambino. A contribuire al successo di questa rappresentazione i vari personaggi. Tra i più rappresentativi la bimbetta infagottata nel suo cappottino blu, con la sciarpa di lana al collo rapita dalla luce che proviene dall'umile capanna dove un bue e un asinello in carne ed ossa, riscaldano un bambino addormentato tra le braccia della madre.
Info: www.giovannadarco.org
Presepe vivente di Monterosso Almo
Nel dedalo di viuzze dell'antico quartiere matrice si rinnoverà anche quest'anno la magia del presepe vivente. Partendo da piazza San Giovanni i visitatori potranno ammirare ben 500 figuranti che metteranno in scena la venuta al mondo del Salvatore. Mestieri ormai scomparsi ritorneranno alla vita, a testimoniare un passato immune dall'odierno consumismo ed in simbiosi con i ritmi delle stagioni.
Appena entrati nel percorso si sarà subito coinvolti dall'atmosfera natalizia iniziando il viaggio etno-antropologico nel passato. Sarà possibile vedere mestieri ormai scomparsi : i ''curdari'' che intrecciano le corde, ''u fìrraru'' che fa riscaldare il ferro per poi batterlo ripetutamente modellandolo a suo piacimento, ''u cirnituri'', ''a lavannara'', ''u scarparu'' con il proprio garzone mentre acconcia le scarpe rotte e tante altre figure, ritorneranno protagonisti riproponendosi alle nuove generazioni che le stanno dimenticando.
Nella taverna riscaldati dal vino, al suono del mandolino e della fisarmonica, si canta allegramente mentre nella sua bottega lo scalpellino con sapienza artigiana plasma la dura pietra. Un ragazzo fa la serenata alla sua bella mentre i visitatori rimangono incantati davanti al quadretto della vita domestica rappresentato da una famiglia.
Il tutto permeato dal suono delle cornamuse che avverte che la grotta è vicina. Il capolavoro del presepe è proprio la grotta. Qui come d'incanto appaiono i Magi, l'asinello, il bue, Maria, Giuseppe e il Bambinello che ogni anno ci chiede di essere accolto nella nostra vita. L’associazione 'Amici del presepe' di Monterosso Almo è all’opera già da parecchie settimane allo scopo di predisporre un percorso ricco di fascino.
Presepe vivente di Cammarata
L’esperienza del presepe vivente, a Cammarata, nasce per la prima volta all’interno della Comunità parrocchiale di San Vito, nel 2003. Promosso e realizzato dall'Ass. SS. Crocifisso Degli Angeli, anche quest’anno il Presepe ci porterà a conoscere a fondo il mondo magico di un'antica tradizione come quella del Natale. Iniziativa, questa non priva di difficoltà, ma che lontana dal bagliore e dalle decorazioni natalizie, racchiude in sé tanti significati, e riesce attraverso la nascità di Gesù, a raccontare l’evento che ha cambiato il corso della storia.
Il Presepe vivente di Gangi
Uno dei più suggestivi Presepi viventi che ha come palcoscenico il centro storico di Gangi, il Borgo più Bello d'Italia 2014, fatto di scalinate, torri e strette viuzze. Più di cento figuranti propongono la nascita di Gesù Bambino mediante scene legate alla vita di quel tempo, scene legate alla presenza militare di Roma imperiale con Erode, la sua corte e i soldati e scene esclusivamente di carattere religioso. Una colonna sonora e una voce fuori campo creano un'atmosfera unica che permette al visitatore di comprendere il significato di ogni singola scena.
Il Presepe Vivente di Terme Vigliatore
Realizzato da anni da un gruppo di entusiasti volontari, Il Presepe Vivente di Terme Vigliatore sorge all'interno di un uliveto privato in lieve pendio, concesso in uso all'A.C.S. "La Zagara". Questa ambientazione regala un'emozione unica e particolare, offrendo un ricordo indelebile a chi lo visita per la prima volta e a chi torna tutti anno.
Il Presepe non è solo una rappresentazione folkloristica, bensì una scrupolosa riproduzione dei luoghi e costumi della Betlemme durante il periodo della Natività. Le caratteristiche e colorate strutture, realizzate dai partecipanti al presepe, sono poste lungo il percorso di visita. Queste strutture, tutte in legno, ospitano le varie botteghe ed abitazioni, il caratteristico mulino ad acqua e la stalla della Natività. I vari personaggi in costume d'epoca mediorientali, mettono in scena gli antichi mestieri, realizzando vari prodotti sotto gli occhi dei visitatori. Tra gli antichi mestieri, vengono rappresentati il calzolaio, il fruttivendolo, il decoratore di terracotta, il falegname, il fornaio, il pescatore, il pastore, il maniscalco, l'oste, ecc.; in esposizione anche vecchi strumenti dei mestieri, prodotti artigianali e gastronomico.
Tradizionalmente all'interno del Presepe Vivente di Terme Vigliatore è possibile assaggiare vari prodotti, tra i quali pane condito, pane fritto dolce, pane casereccio appena sfornato, ricotta, polpette di pesce, ecc., e portarsi a casa un piccolo souvenir costituito da un pezzo di sapone vegetale realizzato sul posto. Caratteristica ed assolutamente da non perdere è la dimostrazione della produzione della ricotta fresca. Oltre gli antichi mestieri e ammirare il suggestivo ambiente, si potranno vedere anche vari animali (papere, galline di varie razze, galli, pecore, capre, cavalli e i caratteristici "bue e asinello") tutti ben curati sotto le visite periodiche da parte di veterinari.
Tutte le informazioni su www.presepetermevigliatore.it
Il Presepe vivente di Giarratana
In uno scenario di straordinaria suggestione, torna anche quest'anno il Presepe Vivente di Giarratana. La perla degli Iblei, ormai da decenni, si caratterizza per una delle manifestazioni più gettonate durante il periodo natalizio.
La kermesse presepiale nel corso degli anni ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti a livello regionale, nazionale e perfino internazionale, e vanta una tradizione non da poco, frutto del percorso portato avanti da generazioni di giarratanesi che nel corso del tempo si sono avvicendati per assicurare una ricostruzione filologica quanto più aderente al periodo storico in cui è ambientata la rappresentazione, vale a dire a cavallo tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento.
Quando i visitatori si affacceranno agli usci dei vari ambienti, diventeranno spettatori di veri e propri quadri viventi che consentiranno loro di rivivere i mestieri oltre agli usi e costumi dei tempi andati. E così sarà possibile ammirare la famiglia che si riunisce intorno al focolare, gli uomini che si fermano a bere in osteria dopo la giornata di lavoro nei campi, il mercato di frutta e verdura, le ragazzine che si recano dalla sarta ad imparare l'arte del ricamo e del cucito, le donne indaffarate ad impastare la pasta e il pane e, ancora, le lavandaie, il falegname, il mugnaio e altri quadri viventi.
Ai piedi del castello dei Settimo, dopo che gli ambienti abilmente e sapientemente costruiti si saranno conclusi, inizia la strada in salita che porta all'area denominata "Campo Grotta". Una stradina illuminata solo dalle fiaccole, silenziosa e priva di quadri viventi. Un espediente per far sì che possa registrarsi uno stacco tra l'ambientazione di inizio '900 e, dopo aver offerto una meravigliosa vista panoramica sul paesino, i tempi in cui visse Gesù, tra i pastori. Sarà possibile compiere una breve passeggiata fino ai ruderi del Castello, dove i visitatori si troveranno a contemplare insieme ai re Magi l'ultimo e il più sacro quadro vivente: la Natività.
Info: www.presepegiarratana.it
Il presepe vivente di Cava dIspica
Il presepe vivente di Ispica è ambientato poco fuori il centro abitato, nelle antiche grotte rupestri del Parco Forza, a ridosso della Cava d'Ispica, che disegnano un paesaggio da fiaba.
Le grotte, abitate sino al 1950 come a Matera, un tempo erano un vero villaggio vivente, con gli artigiani che lavoravano in questi ambienti naturali e oggi divenute ricovero per animali e depositi di attrezzi agricoli.
Per Natale, da una ventina di anni, un centinaio di abitanti del luogo fanno rivivere dentro queste grotte l'atmosfera di allora. Grazie all'organizzazione della PromoEventi, con la collaborazione di Comune e Proloco, vengono riprodotti i mestieri siciliani, dallo scalpellino al calzolaio, ci sono le setacciatrici del pregiato sesamo di Ispica, le lavandaie in azione negli antichi lavatoi, pastori, il mercato popolare, le saponaie, i canestrieri, dal frantoio ai casari.
Nella scena centrale della Natività, il canto siciliano sarà affidato a cantanti professionisti. Il Presepe Vivente di Ispica è uno dei più visitati dell'Isola, e tra i più imponenti, con i suoi cento figuranti dislocati su un itinerario lungo un chilometro.