Vi sveliamo i luoghi "segreti" dei funghi in Sicilia...
Una mappa con la quale poter seguire l'itinerario giusto per portare a casa un cesto pieno di funghi
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Secondo il "Semaforo dei Funghi" del sito Funghi Magazine, anche in Sicilia, nonostante il caldo e la siccità, è arrivato il tempo della raccolta. L'itinerario che qui vi proponiamo vi porterà per boschi e campagne dove poter raccogliere funghi, prelibatezze della terra che regalano ai tanti appassionati non solo piaceri al palato ma anche un contatto stretto con la natura.
Andare a "caccia" di funghi però richiede qualche elemento che risulta essere fondamentale. Principalmente ci vuole accortezza, con i funghi si rischia grosso e quindi per raccoglierli bisogna conoscerli e, anche quando li si conoscono, fare controllare il proprio "bottino" in un centro di micologia è cosa molto intelligente.
Altro elemento imprescindibile è la conoscenza dei luoghi - posti che, se si conoscono, alle volte è bene mantenere assolutamente segreti - in cui è più facile trovarli.
Ebbene, in questo itinerario vogliamo proprio suggerirvi alcuni tra i migliori sentieri dove poter riempire allegramente i vostri cesti
Le tappe del nostro itinerario
Giarrita
Foto di Paffka - Own work, CC BY-SA 3.0
La prima "dritta" che vogliamo darvi ci porta all'interno del Parco dell'Etna, nella zona più umida del territorio del vulcano, e per questo maggiormente frequentata dai fungaioli.
Per la precisione, la zona in questione è denominata Giarrita e si trova nell'area B del Parco, dove è consentita la raccolta di funghi, anche se in quantità modeste (per avere tutte le giuste informazioni è bene contattare l'Ente Parco dell'Etna).
Per recarsi sul posto bisogna arrivare fino a Fornazzo, frazione di Milo, raggiungibile da Zafferana-Milo per chi proviene da sud; da Linguaglossa, Fiumefreddo o da Giarre per chi proviene da nord. Raggiunto il piccolo abitato di Fornazzo bisogna immettersi sulla Mareneve e percorrerla per circa 10 chilometri.
L'area della Giarrita è quella subito dopo il punto base per l'escursionismo numero 16 delle Case di Pietracannone.
Parco dei Nebrodi
Per raggiungere il secondo "luogo segreto" ad elevatissimo interesse micologico, dobbiamo spostarci a nord, nella zona del Parco dei Nebrodi, vero e proprio paese della cuccagna fungaiola, dove si possono trovare funghi di ogni genere, dai buonissimi boleti (i porcini) alla pregiatissima amanita caesarea o ovulo buono (o fungo d'uovo).
L'area che suggeriamo è quella compresa tra i comuni di Cesarò e San Fratello, lungo la strada statale 289. I due (splendidi) paesi distano circa 50 chilometri di... funghi.
Da una parte e dall'altra del corso stradale, tagliando il Parco ed attraversando le zone A, B e C, si estendono i boschi, nei quali mettono radici e spargono spore bontà d'ogni tipo che attendono solo di finire nei nostri tegami.
Sambughetti-Campanito
Dai Nebrodi, spostandoci verso i territori centrali della provincia di Enna, troviamo il nostro terzo luogo d'elezione micologico che riguarda la strada statale 120 (sulle carte stradali anche s.s. 117) nel tratto compreso fra Nicosia e Mistretta, che per alcuni chilometri rappresenta il margine occidentale del Parco dei Nebrodi.
A metà strada circa si trova la Riserva Naturale Sambughetti Campanito, dove c’è pure un’area attrezzata in cui, eventualmente, fermarsi per una pausa. Ai piedi della cima minore rocciosa di Monte Campanito, si colloca una delle più importanti aree umide della Sicilia, quella dei "laghetti Campanito": tre invasi naturali creatisi in corrispondenza di una contropendenza argillosa. Il luogo perfetto dove trovare tanti, tantissimi funghi!
Parco delle Madonie
Dalla provincia di Enna, risalendo verso nord, arriviamo alla nostra tappa finale, nella zona del Parco delle Madonie, dove un tipico aspetto gastronomico è proprio quello rappresentato dai piatti a base di funghi.
Le specie di funghi presenti sulle Madonie sono circa 1000, di cui 700 stabili e 300 rare. Il fungo simbolo del luogo è il pregiatissimo (rarissimo e primaverile, quindi non ne troverete adesso) Basilisco dalle carni sode e bianche che cresce sui pendii più alti e assolati.
Diversi altri Pleurotus sono da sempre protagonisti della cucina delle Madonie, il più comune, grosso e appariscente è il cosiddetto "Funciu di Ferla", molto simile al basilisco ma di colore bruno grigiastro, che nasce da fine autunno a inizio primavera; inoltre nei boschi di castagno, leccio e pino delle Madonie, crescono anche i pregiati ovoli, porcini e gallinacci.
Il luogo esatto che vogliamo indicarvi è quello del Parco Avventura delle Madonie, zona nella quale più volte sono stati trovati funghi di ferla larghi come ombrelli e porcini da record!