Via della Maestranza a Siracusa
Un itinerario cittadino lungo una delle più belle strade di Ortigia
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Via della Maestranza rappresenta un asse principale dell'originaria planimetria di Ortigia, il nucleo urbano "medievale" di Siracusa: percorrerla è come attraversare la storia, stratificata nei documenti fisici e nelle testimonianze architettoniche che vi si affacciano.
Testimonianze fatte di pietra - il meraviglioso calcare bianco del siracusano - e del lavoro attento, umile, faticoso delle migliaia di artigiani, scalpellini, cavatori, decoratori, che vi hanno lavorato nel corso dei secoli.
Il risultato è un unicum di straordinaria bellezza, omogeneo ed armonico, come se fosse stato concepito da una sola mano, in una ideale unità di tempo e di spazio.
In contrasto con l'immagine aristocratica dei suoi prospetti, ricchi di palazzi nobiliari e dimore di rango è il nome della strada - della Maestranza - che rimanda alla laboriosità degli artigiani e dei laboratori che dovevano affollarla in un lontano passato.
Le tappe del nostro itinerario
Piazza Archimede
L'itinerario comincia dalla Piazza Archimede e giunge sino al mare, sviluppandosi tra i fronti barocchi, i balconi in ferro battuto a "petto d'oca", le gelosie metalliche delle chiese, i portali scolpiti e incastonati su prospetti chiari e geometrici, sovrastati dagli stemmi delle casate nobiliari.
Il prospetto di ogni casa signorile era la manifestazione dello stato sociale della famiglia residente, e ne denuncia la ricchezza e lo stile, il potere e il censo.
Palazzo dei Principi Bonanno
ph. Giovanni Dall'Orto - Own work
Al civico 33 si trova il palazzo dei Principi Bonanno, una potente famiglia palermitana di medievali origini pisane; quindi il palazzo Zappata-Gargallo (al civico 50), il cui cortile ospita una bella scala a vista con cornice decorativa geometrica, che conduce ad un piano loggiato: elementi tipici dell'architettura civile del medioevo siracusano.
Al n.72 troviamo lo splendido Palazzo Bufardeci, i cui due livelli sottostanti sono di matrice secentesca, mentre quelli superiori furono innalzati nell'ottocento ed hanno chiara ispirazione linguistica nel neoclassico.
Chiesa di San Filippo Apostolo
Continuando si trova l'ingresso al ghetto ebraico, l'antica Giudecca e la chiesa di San Filippo Apostolo, forse costruita sui resti della sinagoga; qui era il centro pulsante dell'economia siracusana. La comunità ebraica era infatti crocevia di operosi traffici e di lucrose manifatture, tintorie e mercati di stoffe.
Palazzo Impellizzeri
Palazzo Impellizzeri (sec. XIX), Siracusa - Foto di Giovanni Dall'Orto
Verso il mare infine si incontra, sulla sinistra, il Palazzo Impellizzeri, la cui ricca facciata ottocentesca incombe sulla stretta via con una cornice di grotteschi mascheroni; anche il cortile di questo palazzo testimonia l'accostamento di unità abitative di epoche diverse, e sui fronti si possono scorgere elementi figurativi e decorazioni gotiche e cinque-secentesche, oltre ad un arioso loggiato cui si giunge da una scala a vista.
Camminando oltre, finalmente il mare, azzurro come forse nessun altro mare siciliano.