Attenti alle bufale alimentari! (e non intendiamo le mozzarelle)

• Hai un'attività che vuoi rendere visibile? Fallo ora gratuitamente - CLICCA QUI

Tra diete miracolose, cibi capaci di risolvere qualsiasi problema o danneggiare in modo irreparabile, sono sempre di più le fake news alimentari. Infatti, dietro a promesse di felicità e salute o di allarmi apocalittici capita spesso che si celino informazioni false o delle vere e proprie truffe che possono avere conseguenze, anche gravi, sulla salute.

• Stai cercando un dietologo nutrizionista? Trova lo studio più vicino a te - CLICCA QUI

Di seguito, grazie alle parole del Professor Lorenzo Morelli, direttore del Dipartimento di Scienze e tecnologie alimentari per una filiera agro-alimentare sostenibile (DiSTAS) dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, andremo a sfatare alcuni falsi miti riguardanti i cibi…

È vero che la pasta fa ingrassare?

• Vuoi mangiare un buonissimo piatto di pasta? CLICCA QUI

"È sempre più diffusa l'opinione che la pasta faccia ingrassare e sia parte del dilagante problema di sovrappeso ed obesità. In realtà la pasta è composta da amidi che in seguito a alla cottura mostrano un basso indice glicemico e la revisione Cochrane sull'impiego di carboidrati a basso indice-carico glicemico in diete dimagranti, ha mostrato un vantaggio nella perdita di peso quando nelle diete vengono utilizzati alimenti del genere. Il carico glicemico è il prodotto della quantità di carboidrati presente nella porzione per il rispettivo indice glicemico, dunque la moderazione nelle porzioni rimane un aspetto importante”.

I prodotti lievitati provocano gonfiore addominale?

• Stai cercando una pizzeria? Trova quelle più vicine a te - CLICCA QUI

"Essendo esperienza comune vedere il rigonfiamento causato dalla lievitazione delle farine, si è portati a credere che il fastidioso gonfiore addominale possa essere causato dai lieviti. In molti ritengono di essere diventati intolleranti ai lieviti ma in letteratura scientifica non si trova riscontro dell'esistenza di una intolleranza o allergia alimentare verso il lievito comunemente utilizzato nei prodotti da forno, il Saccharomices Cervisae, ossia il lievito di birra. Inoltre, le comuni temperature utilizzate per i prodotti da forno sono di 200 gradi circa e il Saccharomices Cervisae muore se esposto a temperature maggiori di 100 gradi. Al contrario, questo lievito viene utilizzato come integratore per le sue proprietà probiotiche proprio per ridurre i sintomi in soggetti affetti da sindrome del colon irritabile".

È  meglio eliminare il glutine per bilanciare la dieta?

• Stai cercando una buona farina? Trova il negozio specializzato più vicino a te - CLICCA QUI

"È opinione diffusa che il glutine possa essere nocivo anche a soggetti non celiaci o con "gluten sensitivity”, anche perché le diete possono essere influenzate da correnti di pensiero simili alle mode. Analisi di centinaia di cibi gluten free non hanno mostrato vantaggi nutrizionali rispetto ai corrispettivi alimenti con glutine; mentre gli alimenti gluten free mostrano una minore tenore proteico, ed un costo maggiore del 200% o più. Peraltro in soggetti celiaci che seguono scrupolosamente la dieta a-glutinata incrementa la prevalenza di sovrappeso ed obesità, fenomeno di cui si stanno indagando le cause".

Siamo sicuri che lo zucchero ha un alto indice glicemico?

"È sorprendente vedere come lo zucchero, che risulta avere un indice glicemico "medio” (ovvero 65), per anni sia stato demonizzato e forse confuso con il glucosio puro. Vi sono altri alimenti con indice glicemico decisamente maggiore dello zucchero, come ad esempio le gallette di riso (Indice Glicemico: 82 ), a cui al contrario si attribuiscono facilmente virtù salutistiche".

Per perdere peso bisogna eliminare i cibi dolci?

• Stai cercando una pasticceria? Trova quella più vicine a te - CLICCA QUI

"Frequentemente le persone che si mettono a dieta eliminano totalmente i cibi di cui sono ghiotti: è più semplice eliminare un alimento che si fatica a gestire piuttosto che cercare una soluzione di compromesso. Tuttavia non è realistico pensare di eliminare gli alimenti che ci piacciono per tutta la vita, oltre al fatto che quando sappiamo di non poter fare una cosa essa acquista immediatamente importanza. Per tali motivi anche negli "Standard Italiani per la Cura dell'Obesità” viene lasciato spazio al 10-12% dell'energia proveniente da zuccheri, il che consente  di consumare alcuni alimenti edonistici (quali cioccolato, biscotti o il gelato) anche quando si è a dieta".